yuri galletti – Semi di Scienza http://www.semidiscienza.it Sat, 17 Aug 2024 17:05:08 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.8.10 http://www.semidiscienza.it/wp-content/uploads/2019/01/cropped-Semi-di-scienza-1-32x32.png yuri galletti – Semi di Scienza http://www.semidiscienza.it 32 32 Profili Antropici http://www.semidiscienza.it/2024/07/31/profili-antropici/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=profili-antropici http://www.semidiscienza.it/2024/07/31/profili-antropici/#respond Wed, 31 Jul 2024 08:47:34 +0000 http://www.semidiscienza.it/?p=2869 Il testo in italiano.

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Beach litter: confronto tra i rifiuti più abbondanti sulle spiagge europee e tre spiagge della Toscana http://www.semidiscienza.it/2024/07/16/beach-litter-confronto-tra-i-rifiuti-piu-abbondanti-sulle-spiagge-europee-e-tre-spiagge-della-toscana/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=beach-litter-confronto-tra-i-rifiuti-piu-abbondanti-sulle-spiagge-europee-e-tre-spiagge-della-toscana http://www.semidiscienza.it/2024/07/16/beach-litter-confronto-tra-i-rifiuti-piu-abbondanti-sulle-spiagge-europee-e-tre-spiagge-della-toscana/#respond Tue, 16 Jul 2024 16:28:24 +0000 http://www.semidiscienza.it/?p=2865 È uscito il 3 luglio l’ultimo Marine Litter Watch – Europe’s Beach Litter Assessment dell’Agenzia europea dell’ambiente e dell’European Topic Centre Biodiversity and ecosystems. Il confronto con i risultati del nostro progetto di Citizen Science “Profili Antropici – La plastica come misura del nostro tempo” durante il quale sono stati monitorati i rifiuti spiaggiati su tre spiagge della Toscana mostra molte somiglianze.

Il problema

L’inquinamento da plastica e altri inquinanti chimici è al di fuori dello spazio operativo sicuro dei confini planetari per l’umanità. I rifiuti, in particolare la plastica, si accumulano nei sistemi acquatici, soprattutto sulle coste. Ogni anno, 11 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani, costituendo l’80% dei rifiuti marini.

La Strategia europea sulla plastica (COM/2018/028final) ha fissato un obiettivo di riduzione del 30% per i rifiuti marini e la Direttiva sulle plastiche monouso (SUPD, 2019/904/UE) ha stabilito l’obiettivo per gli Stati membri dell’UE di ridurre l’impatto di alcuni prodotti di plastica monouso (Single use plastics, SUP) nell’ambiente, riducendone o vietandone l’uso. La Direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino (MSFD, 2008/56/CE) ha come obiettivo il raggiungimento di un buono stato ambientale (Good Environmental Status, GES) delle acque marine dell’UE. Al tal fine, e relativamente ai rifiuti spiaggiati (beach litter), la Strategia per l’ambiente marino ha fissato un valore soglia di 20 rifiuti/100 m di spiaggia, stimando che questo valore sia in grado di ridurre i danni dei rifiuti spiaggiati a un livello sufficientemente cautelativo.

I rifiuti spiaggiati più abbondanti a livello europeo

L’iniziativa Marine Litter Watch (MLW) dell’Agenzia europea dell’ambiente coinvolge i cittadini nella raccolta dei rifiuti e dei dati sulle spiagge europee. Questo rapporto, basandosi su risultati precedenti, analizza i dati del 2022 nel contesto degli sforzi dell’UE per affrontare l’inquinamento da plastica.

Il database MLW fornisce informazioni essenziali sullo stato di inquinamento da rifiuti delle spiagge in Europa. Integra i programmi di monitoraggio della Direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino e supporta la valutazione delle politiche dell’UE, come il Piano d’azione per l’inquinamento zero e la Direttiva sulle plastiche monouso (SUP). Sono inclusi i contributi di oltre 60 comunità e organizzazioni, che hanno registrato quasi 1,5 milioni di rifiuti dalle spiagge europee nell’ultimo decennio.

L’analisi presentata nell’ultimo rapporto Marine Litter Watch – Europe’s Beach Litter Assessment rivela che a livello europeo l’86% degli oggetti registrati sono di plastica e che i prodotti in plastica monouso (SUP) rappresentano il 52% del totale dei rifiuti. I mozziconi di sigaretta sono un problema significativo, rappresentando il 23% dei rifiuti. Gli oggetti legati alla pesca sono meno diffusi, ma notevoli nell’Atlantico nord-orientale. Il Mar Nero è il più inquinato, seguito dal Mediterraneo e dal Mar Baltico. Circa il 90% dei siti esaminati supera la soglia fissata dalla Direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino per il buono stato ambientale GES per i rifiuti spiaggiati.

I rifiuti spiaggiati più abbondanti su tre spiagge della Toscana

Nell’ambito del progetto “Profili Antropici” tra Novembre 2022 e Luglio 2023 abbiamo raccolto e classificato 11’237 rifiuti su tre spiagge della Toscana nei comuni di Marina di Vecchiano, Livorno e Rosignano Marittimo. In ciascuna spiaggia abbiamo individuato un sito di campionamento e abbiamo svolto tre monitoraggi in ciascun sito seguendo il protocollo della Direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino.

L’analisi rivela che l’88,39% dei rifiuti da noi trovati sono di plastica, mentre i prodotti in plastica monouso rappresentano (articoli SUP) corrispondono al 36,96% del totale dei rifiuti. I più abbondanti nel nostro studio sono: mozziconi di sigaretta (22,69%), bottiglie di plastica per bevande (4,38%, tutte le dimensioni insieme), tappi/coperchi di plastica per bevande (2,89%), bastoncini di plastica per cotton fioc (2,79%), pacchetti di patatine/incarti di dolciumi (1,61%).

Nel nostro studio abbiamo rilevato un’abbondanza mediana di rifiuti di 1’266 oggetti/100 m di spiaggia. In tutti i siti e durante tutti i monitoraggi è stata superata la soglia della Strategia Marina per il buono stato ambientale GES.

Le soluzioni

Le evidenze scientifiche dimostrano che gli interventi a monte e a valle, come l’ottimizzazione della gestione dei rifiuti, le tecnologie di rimozione e il miglioramento della circolarità, non sono sufficienti a contenere l’inquinamento da plastica nel breve, medio o lungo periodo. Per affrontare l’inquinamento da plastica è urgente mettere in atto interventi a monte per ridurre la produzione di plastica primaria.

Parallelamente alle azioni a livello internazionale e nazionale, i comuni possono limitare in modo significativo l’inquinamento da plastica monouso sul proprio territorio attraverso lo sviluppo di strategie integrate che includano gli appalti pubblici, l’esemplarità e l’animazione territoriale.

Nell’ambito del progetto Profili Antropici oltre al monitoraggio dei rifiuti spiaggiati abbiamo identificato le misure ambientali messe in atto dai tre comuni della costa Toscana per affrontare gli articoli in plastica monouso (SUP) e abbiamo evidenziato ulteriori possibili misure ambientali per ridurre l’inquinamento da plastica a livello locale.

Abbiamo presentato i risultati del nostro studio al Decimo Simposio Internazionale “Il Monitoraggio Costiero Mediterraneo: problematiche e tecniche di misura” svoltosi a Livorno dall’11 al 13 giugno 2024 al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo e organizzato dall’Istituto di BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IBE) in collaborazione con la Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale.

Lo studio integrale Ballerini T., Galletti Y., Tacconi D. (2024) “Plastic pollution on the Tuscan coast: environmental measures municipalities can put in place to reduce itsarà pubblicato nei prossimi mesi negli atti del congresso.

Il progetto Profili Antropici è stato condotto da Semi di Scienza in collaborazione con Sons of the Ocean ed è stato finanziato dall’8 per mille della Chiesa Valdese. Durante tutto il progetto c’è stata una attiva e positiva collaborazione con gli assessori all’ambiente dei comuni di Marina di Vecchiano, Livorno, Rosignano Marittimo.

Approfondisci il progetto e l’intervista a Tosca Ballerini sulle possibili soluzioni.

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Sperimentazione Animale, a che punto siamo http://www.semidiscienza.it/2024/07/08/sperimentazione-animale-a-che-punto-siamo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=sperimentazione-animale-a-che-punto-siamo http://www.semidiscienza.it/2024/07/08/sperimentazione-animale-a-che-punto-siamo/#respond Mon, 08 Jul 2024 13:58:35 +0000 http://www.semidiscienza.it/?p=2861 di Laura Calvillo

La sperimentazione animale è senz’altro un tema caldo, sia per l’impatto che ha sull’emotività dell’opinione pubblica che per il ruolo indiscusso nella ricerca di base.

L’Europa è forse il continente dove i diritti degli animali sono più tutelati, prova ne sia la direttiva 23/2010 che detta le linee guida da adottare dai singoli paesi, direttiva che è stata via via recepita dai paesi membri. L’Italia ha implementato le linee guida nel 2014 con la legge 26/2014, che nonostante le numerose problematiche non ancora risolte, ha dato una spinta molto forte all’innalzamento dello standard di qualità degli allevamenti e delle procedure. Il punto chiave è giustamente la valutazione del possibile livello di sofferenza esperibile dall’animale, sofferenza che per legge deve essere ridotta al massimo, fino ad un ideale livello zero. La legge quindi ruota tutta intorno a due punti fondamentali: rimpiazzare l’animale ove possible e ridurre al massimo le sofferenze e il numero di animali impiegati, mantenendo la significatività statistica grazie a calcoli precisi (3R: Rimpiazzare, Rifinire, Ridurre). L’iter autorizzativo è molto severo e abbastanza burocratizzato complicando molto la ricerca, fino quasi a scoraggiarla, e questa, va detto, è una delle problematiche che da anni i ricercatori devono gestire. Ma tralasciando gli inevitabili problemi politico-burocratici, un fatto è ormai provato: anche i mammiferi meno sviluppati come i piccoli roditori hanno capacità empatiche importanti e provano sofferenza anche psicologica. Studi di alto livello [1–3] hanno infatti dimostrato come il dolore fisico alteri l’espressione genica, inibisca il funzionamento del nervo vago, stimoli l’attivazione immunitaria e causi, tra le altre alterazioni, un incremento della neuroinfiammazione. Lo stress ha effetti analoghi in maniera dose-dipendente [4,5] e impatta anche sulla termoregolazione e sul funzionamento del tessuto adiposo bruno e dell’ipotalamo [6,7]. Oggi le ricerche analizzano fenomeni e meccanismi cellulari sempre più fini è sofisticati, è ovvio che a fianco dell’importante problema etico ci sia anche il rischio di veder compromessi i risultati delle ricerche qualora dolore e stress non vengano gestiti e impediti. Ma a che punto siamo nella gestione della sofferenza e nell’utilizzo di metodi che possano sostituire l’animale da laboratorio? Da più di vent’anni gruppi di ricerca in vari paesi si dedicano esclusivamente a questi problemi e oggi abbiamo strumenti importanti per quantificare la sofferenza e per ridurla. Esistono metodi di osservazione e valutazione del comportamento che permettono ai ricercatori di quantificare il benessere [8–12] e di trovare le giuste strategie per garantire la serenità degli animali [13–15]. Allo stesso tempo tecnologie di imaging permettono multiple osservazioni su un singolo animale senza procedure invasive, quindi senza causare sofferenza [16,17].

La ricerca stessa sta quindi trovando soluzioni importanti al problema della riduzione del numero di animali e delle loro eventuali sofferenze.

Ma c’è un altro campo di studi estremamente affascinante che sta sviluppando dispositivi artificiali i quali, almeno in parte, riproducono la complessità degli organismi viventi: stiamo parlando della bioingegneria e delle colture cellulari di prossima generazione. Organoidi, colture sotto flusso e organi su chip stanno rivoluzionando la ricerca medica di base: la spinta etica a trovare alternative all’uso dell’animale ha prodotto straordinari strumenti che colmano vuoti importanti nelle metodiche di laboratorio.

Siamo ancora lontani dal poter rimpiazzare l’animale, e ci vorranno forse decenni, ma di sicuro la tecnologia sta già permettendo osservazioni e scoperte che non erano pensabili usando gli animali o le classiche colture cellulari. Ad oggi un laboratorio di medie dimensioni può permettersi l’utilizzo di bioreattori, camere di coltura dove le cellule possono crescere in tre dimensioni, riproducendo in maniera semplificata gli organi di appartenenza, e sotto lo stimolo del flusso del medium di coltura, che mima la circolazione sanguigna. Tutte condizioni impossibili nelle classiche colture cellulari [18,19]. Oppure si possono coltivare cellule dell’epitelio polmonare su un microchip riproducendo le funzioni polmonari per studiare ad esempio l’edema; questo dispositivo può analizzare gli scambi aria-fluidi in tempo reale e può essere connesso ad un computer [20,21] (https://wyss.harvard.edu/media-post/lung-on-a-chip/).

Grande interesse ha poi suscitato la creazione di un organoide cerebrale che, nonostante la ridotta capacità vitale, ha aperto nuovi orizzonti nella ricerca neurologica [22,23]. E ancora, la creazione delle iPS, che sono valse il Nobel al ricercatore che le ha prodotte, permettono di creare una cellula differenziata di qualsiasi organo partendo da semplice cellule di fibroblasti che vengono “trasformati” nella cellula di interesse. Ad oggi questa tecnologia permette di prelevare fibroblasti da pazienti con patologie genetiche, ad esempio la SLA, differenziarli nelle cellule appartenenti all’organo malato e studiare direttamente sul corredo genetico alterato del paziente i meccanismi d’azione o eventuali terapie [24].

Come possiamo vedere, la scienza aiuta la scienza. I problemi anche etici che nascono dalla ricerca scientifica trovano la loro soluzione nel metodo scientifico. Non nelle ideologie, non nella persecuzione di categorie professionali attraverso la gogna mediatica o la disinformazione.

Mai come in questo periodo storico il cittadino è chiamato ad essere consapevole e responsabile delle fonti da cui trae le informazioni, informazioni che lo guideranno in una scelta politica, che sia una raccolta firme o un’altra forma di attivismo civico. Forzature ideologiche hanno drammaticamente portato a scelte politiche sbagliate, a procedure di infrazione che il nostro paese si è trovato a fronteggiare e, ancor peggio, alla paralisi della ricerca di base che, già sotto finanziata, soffre dell’endemico disinteresse da parte delle istituzioni.

In ultima analisi saranno i cittadini le prime vittime della progressive riduzione della ricerca, perché da sempre il livello delle cure mediche e le ricadute tecnologiche nel mondo del lavoro dipendono dalla mole di ricerche che vengono prodotte in un paese. E storicamente i paesi che sono diventati leader mondiali sono sempre stati quelli che hanno investito nella ricerca e nella cultura.

Bibliografia

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16.        Roughan J V., Bertrand HGMJ, Isles HM. Meloxicam prevents COX-2-mediated post-surgical inflammation but not pain following laparotomy in mice. Eur J Pain (United Kingdom). 2016;20(2):231–40.

17.        Tillmanns J, Carlsen H, Blomhoff R, Valen G, Calvillo L, Ertl G, et al. Caught in the act: In vivo molecular imaging of the transcription factor NF-kappaB after myocardial infarction. Biochem Biophys Res Commun. 2006;342(3):773–4.

18.        Marchesi N, Barbieri A, Fahmideh F, Govoni S, Ghidoni A, Parati G, et al. Use of dual-flow bioreactor to develop a simplified model of nervous-cardiovascular systems crosstalk: A preliminary assessment. PLoS One [Internet]. 2020;15(11 November):1–16. Available from: http://dx.doi.org/10.1371/journal.pone.0242627

19.        Vozzi F, Mazzei D, Vinci B, Vozzi G, Sbrana T, Ricotti L, et al. A flexible bioreactor system for constructing in vitro tissue and organ models. Biotechnol Bioeng. 2011;108(9):2129–40.

20.        Zamprogno P, Wüthrich S, Achenbach S, Thoma G, Stucki JD, Hobi N, et al. Second-generation lung-on-a-chip with an array of stretchable alveoli made with a biological membrane. Commun Biol [Internet]. 2021 Feb 5;4(1):168. Available from: https://www.nature.com/articles/s42003-021-01695-0

21.        Huh D, Leslie DC, Matthews BD, Fraser JP, Jurek S, Hamilton GA, et al. A human disease model of drug toxicity-induced pulmonary edema in a lung-on-a-chip microdevice. Sci Transl Med [Internet]. 2012 Nov 7;4(159):159ra147. Available from: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23136042

22.        Lancaster MA, Renner M, Martin CA, Wenzel D, Bicknell LS, Hurles ME, et al. Cerebral organoids model human brain development and microcephaly. Nature [Internet]. 2013;501(7467):373–9. Available from: http://dx.doi.org/10.1038/nature12517

23.        Kilic O, Pamies D, Lavell E, Schiapparelli P, Feng Y, Hartung T, et al. Brain-on-a-chip model enables analysis of human neuronal differentiation and chemotaxis. Lab Chip [Internet]. 2016;16(21):4152–62. Available from: http://xlink.rsc.org/?DOI=C6LC00946H

24.        Lattuada C, Santangelo S, Peverelli S, McGoldrick P, Rogaeva E, Zinman L, et al. Generation of five induced pluripotent stem cells lines from four members of the same family carrying a C9orf72 repeat expansion and one wild-type member. Stem Cell Res [Internet]. 2023 Feb;66:102998. Available from: https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S1873506122003476

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Energeticamente alla ludoteca scientifica http://www.semidiscienza.it/2024/06/02/energeticamente-alla-ludoteca-scientifica/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=energeticamente-alla-ludoteca-scientifica http://www.semidiscienza.it/2024/06/02/energeticamente-alla-ludoteca-scientifica/#respond Sun, 02 Jun 2024 14:39:50 +0000 http://www.semidiscienza.it/?p=2822 Il nostro laboratorio didattico sull’energia sostenibile sbarca alla ludoteca scientifica di Pisa, presso l’area degli ex-Macelli. L’evento si svolgerà il giorno 19 giugno. Di seguito l’abstract del percorso educativo, rivolto alla scuola primaria.

Energicamente – Alla ricerca dell’Energia sostenibile
L’energia che utilizziamo tutti i giorni nelle nostre case e a scuola, l’energia che arriva dal sole e che può essere prodotta dal vento, dall’acqua e dal mare. L’energia che non si rinnova: il petrolio ed il gas naturale. Tutte le persone hanno accesso all’energia? Ne consumiamo troppa? Scopriremo l’importanza di questa risorsa fondamentale per le nostre vite.

Progetto ideato da Yuri Galletti. Animatrici scientifiche: Alessandra Pafumi e Roberta Leone.

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The sound of Science a Prato http://www.semidiscienza.it/2024/06/01/the-sound-of-science-il-grande-giorno/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=the-sound-of-science-il-grande-giorno http://www.semidiscienza.it/2024/06/01/the-sound-of-science-il-grande-giorno/#respond Sat, 01 Jun 2024 13:39:43 +0000 http://www.semidiscienza.it/?p=2809

Domenica 26 maggio siamo stati a Prato per l’inaugurazione della terza tappa della mostra, ideata dalla nostra socia Adriana Vernice.

Un percorso espositivo per immergersi nella scienza attraverso canzoni che affrontano alcuni concetti di fisica.

Un pomeriggio tra musica, fisica ed esperimenti dal vivo insieme ai nostri soci Marco Reho, Tommaso Pecchioli e Yuri Galletti. 

Un evento che ha coinvolto adulti e ragazzi uniti per conoscere qualcosa in più e per ricevere spiegazioni semplici (o quasi) a fenomeni complessi, come i quark e le leggi della termodinamica.

Divulgare al grande pubblico rappresenta una gigantesca sfida. Come associazione di promozione sociale proviamo a portare avanti iniziative per lasciare semi di conoscenza, con l’obiettivo di rispondere a domande fondamentali sulla complessità che ci circonda.

Per visitare la mostra potete contattare i referenti dello spazio LANArchico (https://www.facebook.com/LanarchicoPrato/) situato in Via Guido Monaco SNC, Prato.

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The sound of science http://www.semidiscienza.it/2024/05/16/the-sound-of-science-3/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=the-sound-of-science-3 http://www.semidiscienza.it/2024/05/16/the-sound-of-science-3/#respond Thu, 16 May 2024 08:55:31 +0000 http://www.semidiscienza.it/?p=2803 La musica ti racconta la fisica…a Prato!

La mostra arriva in Toscana, dopo Genova e Milano sbarchiamo a Prato nella splendida cornice dello spazio artistico LANArchico (https://www.facebook.com/LanarchicoPrato/).

Domenica 26 maggio c’è l’evento di inaugurazione insieme a Marco Reho, Tommaso Pecchioli e Yuri Galletti. Vi aspettiamo!

Evento prenotabile al seguente link:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-the-sound-of-science-la-musica-ti-racconta-la-scienza-906723543527?aff=oddtdtcreator&utm-source=wsa&utm-campaign=social&utm-content=attendeeshare&utm-medium=discovery&utm-term=listing

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Profili Antropici – confronto con i Comuni http://www.semidiscienza.it/2024/05/01/profili-antropici-confronto-con-i-comuni/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=profili-antropici-confronto-con-i-comuni http://www.semidiscienza.it/2024/05/01/profili-antropici-confronto-con-i-comuni/#respond Wed, 01 May 2024 17:17:46 +0000 http://www.semidiscienza.it/?p=2782 Recentemente si è concluso il progetto di Citizen Science “Profili Antropici– La plastica come misura del nostro tempo”, finanziato dall’8 per Mille Chiesa Valdese, di cui Semi di Scienza è capofila e Sons of The Ocean di Livorno partner. Abbiamo quantificato i rifiuti abbandonati su tre spiagge caratterizzate da diverse condizioni ambientali. I risultati preliminari sono stati condivisi con le tre amministrazioni comunali direttamente coinvolte nel progetto (Livorno, Vecchiano e Rosignano Marittimo).

Sabato 4 maggio 2024 continueremo a parlarne insieme all’esperto Paolo Azzurro (ANCI Emilia Romagna) per individuare alcune misure di regolamentazione che possono essere adottate dagli amministratori locali, al fine di prevenire la dispersione della plastica.

L’incontro si terrà presso la sala della biblioteca dei Bottini dell’Olio a Livorno, il giorno 4 maggio dalle ore 10:00 alle ore 11:15. Sarà aperto a tutta la cittadinanza, non solo agli addetti ai lavori.

Sarà un momento di condivisione e racconto di un’esperienza di Citizen Science e di possibili azioni politiche concrete in un clima partecipativo e collaborativo.

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“Trec”, la prima spedizione europea per studiare l’impatto antropico sui mari e sulle regioni costiere, arriva in Italia, e fa tappa al Cnr di Pisa. http://www.semidiscienza.it/2024/04/17/trec-la-prima-spedizione-europea-per-studiare-limpatto-antropico-sui-mari-e-sulle-regioni-costiere-arriva-in-italia-e-fa-tappa-al-cnr-di-pisa/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=trec-la-prima-spedizione-europea-per-studiare-limpatto-antropico-sui-mari-e-sulle-regioni-costiere-arriva-in-italia-e-fa-tappa-al-cnr-di-pisa http://www.semidiscienza.it/2024/04/17/trec-la-prima-spedizione-europea-per-studiare-limpatto-antropico-sui-mari-e-sulle-regioni-costiere-arriva-in-italia-e-fa-tappa-al-cnr-di-pisa/#respond Wed, 17 Apr 2024 07:15:01 +0000 http://www.semidiscienza.it/?p=2776 15/04/2024

Pisa. Il Cnr è partner della spedizione “Traversing European Coastlines” (Trec), finalizzata allo studio approfondito degli ecosistemi costieri e coordinata dallo European Molecular Biology Laboratory (Embl) insieme alla Tara Ocean Foundation e allo European Marine Biology Resource Centre (Embrc). La spedizione, nel corso dei prossimi due anni, preleverà campioni in 120 siti in 21 Paesi europei. In Italia, i primi campionamenti saranno avviati in Toscana e i laboratori mobili di Trec sono ospitati presso l’Area della Ricerca del Cnr di Pisa.  La spedizione Trec combina attività scientifiche su terra e in mare su una scala senza precedenti. In Toscana, in particolare, gli scienziati e le scienziate che viaggiano con i laboratori mobili dell’ Embl e a bordo della goletta Tara, raccoglieranno campioni di acqua, suolo, sedimenti e aerosol nel Parco regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, in prossimità della foce del fiume Cecina, nel Parco della Maremma e nella riserva naturale statale Duna Feniglia (Orbetello, Gr), individuati come siti di rilevante interesse scientifico da studiare a livello internazionale. Trec è il primo progetto continentale che studia gli ecosistemi costieri e la loro risposta all’ambiente. I nostri mari e le nostre coste ospitano una ricchissima diversità di forme di vita e svolgono un ruolo fondamentale per la stabilità e la sostenibilità di ecosistemi più ampi. Tuttavia, le interferenze antropiche stanno portando a una perdita accelerata della diversità genetica delle specie e alla distruzione degli ecosistemi funzionali. I campioni biologici sono fragili: non appena una goccia d’acqua o una briciola di terreno vengono rimossi dal loro ambiente naturale, gli organismi al loro interno iniziano a cambiare. Per massimizzare l’integrità degli organismi e studiarli nel contesto del loro ambiente naturale, Trec porta il laboratorio ai campioni, anziché i campioni al laboratorio. La presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza commenta: “Il Cnr ha sempre fatto ricerche sul campo. Ora però, abbiamo strutture e mezzi di ricerca più evoluti; basti pensare alla nave oceanografica del Cnr, Gaia Blu. La spedizione Trec, grazie al partenariato internazionale di cui si compone, consentirà di dare una maggiore sistematicità alla raccolta di campionamenti, ed alla loro analisi ed avere quindi, dei database sempre più accurati”. La natura paneuropea di questo progetto implica che i campioni saranno prelevati in modo standardizzato. Ciò renderà possibile confrontare e sondare i dati in tutta Europa, superando le difficoltà dovute ai diversi sistemi di campionamento regionali o nazionali, in un modo che non era possibile in precedenza. Sempre a Pisa, nei giorni 2 e 3 maggio saranno organizzate attività divulgative per le scuole e il pubblico con l’obiettivo di far conoscere gli obiettivi della spedizione Trec e il lavoro di ricercatori e ricercatrici per la salvaguardia degli ambienti marino-costieri e della biodiversità: tali attività sono patrocinate dal Comune di Pisa.

Articolo pubblicato e condiviso dall’Ufficio Stampa dell’Area della Ricerca di Pisa – CNR

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A scuola di nuove professioni http://www.semidiscienza.it/2024/04/15/a-scuola-di-nuove-professioni/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=a-scuola-di-nuove-professioni http://www.semidiscienza.it/2024/04/15/a-scuola-di-nuove-professioni/#respond Mon, 15 Apr 2024 05:50:24 +0000 http://www.semidiscienza.it/?p=2772 Sostenibilità e Professioni Green all’ITIS Zaccagna Galilei: uno sguardo al futuro

Nella giornata di sabato 13 aprile alle ore 10 presso l’aula Green Globe dell’Itis Zaccagna Galilei, Il Prof. Yuri Galletti, Presidente dell’associazione Semi di Scienza APS e divulgatore scientifico, ha tenuto una bellissima conferenza sulla sostenibilità e sulle professioni green, offrendo una guida preziosa per il futuro per le classi del triennio di biotecnologie ambientali, automazione, elettronica e chimica dei materiali.

Durante l’intervento, gli alunni sono stati invitati ad esprimere il loro punto di vista in merito a sostenibilità e professioni green mediante la realizzazione di alcuni wordcloud. Questo è servito per  sottolineare l’importanza cruciale di adottare pratiche sostenibili in tutti gli aspetti della vita, inclusi il lavoro e la carriera. In questo modo, il Prof. Yuri Galletti è riuscito a coinvolgere gli studenti e evidenziare come le professioni green stiano emergendo nell’ultimo decennio come  una risposta fondamentale alla sfida al cambiamento climatico e alla crisi ambientale.

Con passione e competenza, facendo riferimento ai dati presenti in letteratura, il Prof. Galletti ha evidenziato quali saranno le qualità lavorative più richieste nel futuro. Ha dissertato circa le diverse opportunità di carriera nel campo della sostenibilità, dalla gestione delle risorse naturali alle energie rinnovabili, dall’architettura sostenibile, alle tecniche agricole green, dalla ricerca ambientale alle biotecnologie bianche e grigie utilizzate oggi in alcune startup di successo che valorizzano gli scarti agricoli dando loro una nuova vita. Attraverso esempi concreti e casi di studio, il Prof. Galletti ha inoltre  dimostrato come le professioni green stiano diventando sempre più centrali nell’economia globale, con un crescente numero di aziende e organizzazioni che cercano esperti e consulenti ambientali in grado di guidare la transizione verso un modello di sviluppo sostenibile.

La conferenza ha anche fornito ai partecipanti preziose informazioni su come intraprendere percorsi di formazione professionale nel campo della sostenibilità.

In conclusione, la conferenza ha sottolineato, in accordo con le direttive ministeriali in merito a orientamento ed educazione civica, quanto importante sia sensibilizzare i giovani verso le tematiche e le professioni green e ha motivato e ispirato quest’ultimi a considerare il loro ruolo fondamentale nel plasmare il futuro del pianeta. Alla conferenza, organizzata dalle Prof.sse Maria Cristina Matelli, Chiara Colotti e dal Prof. Riccardo Canesi, hanno presenziato  anche i docenti: Laura Bontardelli, Carla Albertino, Elisa Pinarelli, Simonetta Simoncini, Giulia Garibbo, Mariangela Mazzeo e Luca Bardini. Si ringrazia per l’organizzazione anche il personale ATA del plesso Galilei che ha contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa in questione e dell’intero ciclo di conferenze dal titolo Ambiente e Lavoro nel terzo millennio.

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Navigando tra scienza e arte http://www.semidiscienza.it/2024/04/06/navigando-tra-scienza-e-arte/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=navigando-tra-scienza-e-arte http://www.semidiscienza.it/2024/04/06/navigando-tra-scienza-e-arte/#respond Sat, 06 Apr 2024 10:17:02 +0000 http://www.semidiscienza.it/?p=2765 Dalle cene divulgative alle crociere scientifiche c’è di mezzo il mare… effettivamente è così, ma abbiamo pensato anche a questa!

Non perdete questa occasione, insieme alle amiche e agli amici di eConscience-Art of Soundscape, con Semi di Scienza e con il supporto scientifico della Stazione Zoologica Anton Dohrn.

Le prenotazioni sono aperte, trovate i contatti diretti sulla locandina.

Vorremmo presto presentarvi nuovi itinerari, seguiteci e sostenete le nostre attività! Chi di scienza è amatore a lungo andar avrà onore.

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