Progetti – Semi di Scienza https://www.semidiscienza.it Fri, 04 Oct 2024 12:10:03 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.8.10 https://www.semidiscienza.it/wp-content/uploads/2019/01/cropped-Semi-di-scienza-1-32x32.png Progetti – Semi di Scienza https://www.semidiscienza.it 32 32 Cambiamo energia https://www.semidiscienza.it/2024/03/13/cambiamo-energia/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=cambiamo-energia https://www.semidiscienza.it/2024/03/13/cambiamo-energia/#respond Wed, 13 Mar 2024 12:26:05 +0000 https://www.semidiscienza.it/?p=2705

Che cosa c’è di più sostenibile delle energie rinnovabili? E di un sistema che permette ai cittadini di produrre da sé l’energia da sorgenti come il sole o il vento, ma non solo – questo c’è già – che permette loro di unirsi in comunità fatte di famiglie, piccole imprese, negozi, enti locali che insieme controllano e gestiscono l’uso di questa energia, perché più autoconsumeranno del “loro” più verranno ricompensati (più del solo autoconsumo)? E così facendo si sganceranno dalle importazioni di combustibili fossili – di gas, per esempio – e così contribuendo a tutelare l’ambiente e l’economia del Paese? 

Un sogno?

Nient’affatto.

È – sarà – una realtà, quella delle Comunità energetiche rinnovabili (CER): incentivate dalla Comunità europea (direttiva europea n. 2001 del 11/12/2018), nel resto dell’Europa si stanno diffondendo a macchia d’olio, soprattutto in alcuni Paesi.

In Italia, dopo una partenza che faceva ben sperare (diversi progetti pilota sono partiti prima che entrasse in vigore la normativa definitiva che regola queste comunità) siamo passati attraverso un periodo di stallo. Come si sa, le direttive europee devono essere recepite da leggi nazionali, e queste per entrare in vigore vanno accompagnate da decreti attuativi che ne regolamentano l’effettiva messa in pratica. Quello che è successo in Italia è che, dopo essere stati molto pronti addirittura ad anticipare l’UE (i progetti pilota) e abbastanza veloci nel legiferare (L. 8/2020 e D. Lgs 199/21), le norme attuative si sono fatte attendere, incagliate tra ministeri italiani (prima MITE, ora MASE) e uffici europei. 

Finalmente, dopo oltre due anni la situazione è stata sanata: ora abbiamo sia le norme attuative (DM 414 del 07.12.2023, pubblicato il 24.01.2024) sia le regole operative del GSE (emanate il 23.02.2024).

Nel frattempo, quello che continua a mancare in Italia è un’informazione chiara e puntuale su come realizzare queste comunità. Siamo onesti: non si tratta di una passeggiata. Per realizzare una CER occorrono diverse conoscenze (tecniche, giuridiche, amministrative). E fondi. Ma si può fare. Ciò che serve ora è diffondere l’informazione su questo strumento che definire rivoluzionario non è fuori luogo e favorire la costruzione di una rete facendo in modo che le conoscenze e le pratiche acquisite da chi in questa impresa si è già buttato possano essere condivise con gli altri e soprattutto siano a disposizione di chi deciderà di imboccare questa strada, senza dover cominciare tutto daccapo.

In questa prospettiva si colloca “Pratiche di sostenibilità. Cambiamo marcia all’energia”, il progetto (sostenuto dall’8×1000 della chiesa valdese) che Semi di Scienza porterà avanti nei prossimi mesi in provincia di Pavia con un duplice obiettivo: informare i cittadini per quanto concerne le sfide ambientali, sociali ed economiche poste dal progredire della crisi climatica, e formarli affinché possano agire nel concreto con interventi resilienti – nello specifico, la costituzione di comunità di cittadini che siano produttori/consumatori di energia, le CER.

Per saperne di più vi condividiamo: (1) i video e il link all’evento “comunità energetiche rinnovabili” tenutosi il 26 ottobre 2023 presso Bereguardo (PV), con la testimonianza di diversi esperti e l’intervento di Cinzia Tromba, referente del progetto.

https://youtube.com/playlist?list=PLHmNCH0JQAjnzefLvRnNcbO9yVzj_9cHN&si=B5_YB-Mn5yp7otJ2

e (2) il video e il link all’evento “Cambiamo Energia, Risparmia, riduci, Condividi con le Comunità Energetiche Rinnovabili” tenutosi a Zinasco (PV) il 19 gennaio 2024.

https://www.youtube.com/live/462oLZyfzDs?si=Cm_AXwySuCSIFCjk

Il nostro manifesto:

8 per mille chiesa valdese profili antropici
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Cambiamo Energia, Risparmia, riduci, Condividi con le Comunità Energetiche Rinnovabili https://www.semidiscienza.it/2024/01/15/cambiamo-energia-risparmia-riduci-condividi-con-le-comunita-energetiche-rinnovabili/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=cambiamo-energia-risparmia-riduci-condividi-con-le-comunita-energetiche-rinnovabili https://www.semidiscienza.it/2024/01/15/cambiamo-energia-risparmia-riduci-condividi-con-le-comunita-energetiche-rinnovabili/#respond Mon, 15 Jan 2024 21:06:09 +0000 https://www.semidiscienza.it/?p=2650 Venerdì 19 gennaio ore 20:30, Sala Consiliare del Comune di Zinasco (PV) – P.za Vittoria, 11

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“Profili Antropici”: risultati del progetto https://www.semidiscienza.it/2023/12/31/si-e-concluso-il-progetto-di-citizen-science-profili-antropici/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=si-e-concluso-il-progetto-di-citizen-science-profili-antropici https://www.semidiscienza.it/2023/12/31/si-e-concluso-il-progetto-di-citizen-science-profili-antropici/#respond Sun, 31 Dec 2023 16:23:31 +0000 https://www.semidiscienza.it/?p=2635

Si è concluso il progetto di Citizen Science “Profili Antropici”, finanziato dall’8 per Mille Chiesa Valdese, grazie al quale abbiamo quantificato i rifiuti abbandonati su tre spiagge caratterizzate da diverse condizioni ambientali e di utilizzo da parte dei cittadini lungo la costa toscana e individuato possibili misure di regolamentazione che possono essere adottate dagli amministratori locali.

Le tre spiagge monitorate sono state Bocca di Serchio (Marina di Vecchiano, PI), Cala del Leone (LI), Lillatro (Rosignano, LI).

La maggior parte dei rifiuti trovati sono oggetti o frammenti di oggetti in plastica, e a ogni campionamento e in ogni spiaggia è stata superata la soglia precauzionale della Strategia marina europea per il buono stato ecologico: 20 rifiuti /100m.

L’inquinamento tossico da rifiuti di plastica mina la salute umana, contribuisce alla perdita di servizi ecosistemici e culturali e genera cambiamenti ambientali dannosi su larga scala e a lungo termine, mettendo a rischio la sostenibilità degli ecosistemi marini e costieri. Per essere affrontato, richiede l’adozione di misure normative a livello internazionale, nazionale e locale. L’identificazione degli oggetti maggiormente presenti nel marine litter è essenziale per definire le priorità delle politiche ambientali al fine di prevenire la dispersione della plastica e promuovere un’economia circolare.

Abbiamo condiviso i dati raccolti nell’ambito del progetto Profili Antropici con le tre amministrazioni comunali (Marina di Vecchiano, Livorno, Rosignano) e sottomesso un abstract per la X edizione del Simposio Internazionale “Il Monitoraggio Costiero Mediterraneo: problematiche e tecniche di misura” organizzato dall’Istituto di BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IBE) in collaborazione con la Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale (SISEF), che si terrà a Livorno dall’11 al 13 Giugno 2024 presso il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo.

Di seguito i risultati del progetto in forma sintetica:

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https://www.semidiscienza.it/2023/12/31/si-e-concluso-il-progetto-di-citizen-science-profili-antropici/feed/ 0
Pianosa, l’isola della ricerca https://www.semidiscienza.it/2023/07/27/pianosa-lisola-della-ricerca/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=pianosa-lisola-della-ricerca https://www.semidiscienza.it/2023/07/27/pianosa-lisola-della-ricerca/#respond Thu, 27 Jul 2023 08:32:43 +0000 https://www.semidiscienza.it/?p=2471

Il 22 giugno scorso è stata inaugurata la nuova base di ricerca di Pianosa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (BRP-CNR). Dopo un lungo iter, il progetto Brp-Cnr prende concretamente vita nel 2019 quando la gestione della struttura è affidata all’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR di Pisa, in collaborazione con l’Istituto di Bio-economia e con l’Istituto di Scienze Marine (CNR-ISMAR).

Con i suoi 15-25 posti letto distribuiti in 11 camere, il locale cucina, i locali ufficio ed i locali laboratorio e di divulgazione scientifica, la BRP-CNR costituisce una infrastruttura strategica in grado di ospitare gruppi di lavoro, supportare progetti di ricerca e/o di formazione e favorire un confronto e un dibattito tra le varie comunità locali, nazionali ed internazionali su tematiche di scienza di base, ma anche di scienza applicata con ricadute sul territorio. Una infrastruttura che si inserisce in un laboratorio naturale quale è l’Isola di Pianosa, con le sue peculiari caratteristiche climatiche, idrologiche, morfologiche, geologiche e biologiche che offrono numerose possibilità per ricerche scientifiche monotematiche e/o integrate, sui macroambienti terra e mare.

L’inaugurazione della base avviene in realtà in corso d’opera, poiché al suo interno sta già ospitando e supportando diverse attività e progetti di ricerca di ordine nazionale ed internazionale, come ad esempio quelli rivolti alle relazioni tra clima, ciclo idrologico/risorse idriche. Attualmente sono infatti in corso i progetti “Hydro-Island” e “PianosaAquifer”. ll progetto “PianosAquifer” prevede il monitoraggio dei quantitativi e delle caratteristiche chimico-fisiche ed isotopiche delle varie componenti del ciclo idrologico sull’isola di Pianosa, con particolare riferimento a quelle che condizionano le acque sotterranee del peculiare sistema acquifero. Scopo generale del progetto è quello di verificare gli effetti dei trend climatici sulla risorsa idrica sotterranea in un ambiente insulare con condizioni di stress idrico ben rappresentative del quadro idro-climatico della regione mediterranea. Obiettivi più specifici riguardano la definizione quantitativa di processi e meccanismi che regolano l’effettiva disponibilità idrica per gli ecosistemi e l’abitabilità dell’isola, includendo le problematiche legate all’intrusione marina e alla presenza di sostanze indesiderate, quali nutrenti legati alle attività agricole dell’ex-colonia penale e alcuni elementi in traccia presenti nelle parti più profonde del sistema acquifero.

Il progetto “Hydro-Island” è invece svolto nell’ambito di un programma Unesco ed è focalizzato sugli impatti dei cambiamenti climatici sulle risorse idriche delle piccole isole e sui loro ecosistemi, prendendo Pianosa come area pilota grazie anche alla disponibilità di dati prodotti dalle reti di monitoraggio idrologico-idrogeologico da tempo allestite e supportate dalla base stessa, con la partecipazione di altri partner del progetto. Hydro-Island adotta un approccio multidisciplinare, geologico, idrologico, idrogeologico, geochimico-isotopico, geofisico e di “remote sensing-smart technology” per meglio conoscere e quantificare i processi condizionanti la disponibilità idrica, condividendo dati e conoscenze con la comunità scientifica ed il territorio, oltre che svolgendo attività di educazione ambientale alle giovani generazioni.

Il direttore dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse, Antonello Provenzale ha aggiunto: «L’isola di Pianosa, grazie alla sua posizione nel Mediterraneo ed alla sua inclusione dal 2009 nel piano del Parco dell’arcipelago Toscano, rappresenta un laboratorio naturale ideale per lo studio dei cambiamenti climatici. Grazie infatti alle sue peculiarità non solo marine ma anche geologiche, si presta a raccolta dati e ricerche di particolare rilevanza scientifica. Per questo, l’avere una sede logistica permanente ed attrezzata, in un “laboratorio naturale”, significa fornire un sicuro supporto ai team di ricerca multidisciplinari provenienti dall’intero bacino mediterraneo».

La base vuole quindi essere un centro di networking per ricercatrici e ricercatori provenienti da discipline diverse in grado di promuovere sinergia di ricerca e curiositydriven anche in tematiche urgenti come i cambiamenti climatici. Tutto questo grazie agli sforzi congiunti che hanno permesso di rinnovare e di ampliare gli spazi esistenti con l’allestimento di nuovi laboratori per misure in campo, una foresteria attrezzata per ospitare fino a 25persone, una sala convegni equipaggiata per teleconferenze e un supporto tecnico-logistico per l’avvicendamento di diversi gruppi di ricerca nazionali e internazionali. La BRP è inoltre una struttura funzionale aperta per la formazione, disseminazione e divulgazione pronta ad accogliere le ricercatrici e i ricercatori del futuro.

Autore: Luciano Celi

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Meme di Scienza https://www.semidiscienza.it/2023/03/15/meme-di-scienza/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=meme-di-scienza https://www.semidiscienza.it/2023/03/15/meme-di-scienza/#respond Wed, 15 Mar 2023 10:10:15 +0000 https://www.semidiscienza.it/?p=2329

Il concorso è finalizzato a coinvolgere i giovani nella creazione di contenuti digitali a tema scientifico che riescano a suscitare interesse in modo ironico e divertente.

Scarica il bando completo per tutti i dettagli!

Per maggiori informazioni: info@semidiscienza.it

Scarica il bando

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PCTO – Percorsi per lo sviluppo delle Competenze Trasversali e l’Orientamento https://www.semidiscienza.it/2023/01/20/pcto-percorsi-per-lo-sviluppo-delle-competenze-trasversali-e-lorientamento/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=pcto-percorsi-per-lo-sviluppo-delle-competenze-trasversali-e-lorientamento https://www.semidiscienza.it/2023/01/20/pcto-percorsi-per-lo-sviluppo-delle-competenze-trasversali-e-lorientamento/#respond Fri, 20 Jan 2023 00:31:02 +0000 https://www.semidiscienza.it/?p=2191

In collaborazione con il Liceo Scientifico Guido Castelnuovo di Firenze

Il progetto di PCTO attivato a novembre è rivolto ai dipartimenti di ambito scientifico, matematico e tecnologico del Liceo Castelnuovo. Esso risponde a una duplice esigenza: da un lato offrire un percorso per le competenze trasversali che sia valido ai fini della crescita culturale e dell’orientamento professionale degli studenti, dall’altro facilitare la comunicazione delle attività di ricerca e approfondimento degli studenti mediante l’utilizzo dei linguaggi che a loro appartengono di più, contribuendo in tal modo a “svecchiare” modi e forme della didattica delle discipline STEM.

Il percorso si articola in un modulo di 20 ore a cadenza settimanale avente per oggetto la divulgazione scientifica attraverso i social media e impegna gli studenti della classe 4AS nella creazione e programmazione di contenuti su temi di natura ambientale attraverso la riproduzione in laboratorio di esperimenti scientifici, con il fine di sensibilizzare i propri coetanei sulle problematiche connesse a cambiamento climatico, risorse energetiche rinnovabili e salvaguardia ambientale.

I contenuti creati saranno visualizzabili sui canali Facebook e Instagram di Semi di Scienza e del Liceo Castelnuovo a partire dal mese di marzo.

Referente: dott.ssa Delphine Nourisson

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Profili Antropici. La plastica come misura del nostro tempo https://www.semidiscienza.it/2022/11/25/profili-antropici-la-plastica-come-misura-del-nostro-tempo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=profili-antropici-la-plastica-come-misura-del-nostro-tempo https://www.semidiscienza.it/2022/11/25/profili-antropici-la-plastica-come-misura-del-nostro-tempo/#respond Fri, 25 Nov 2022 11:14:17 +0000 https://www.semidiscienza.it/?p=2080 L’inquinamento tossico derivante dalla dilagante sovrapproduzione di rifiuti di plastica è irreversibile, mina direttamente la nostra salute, contribuisce alla perdita di biodiversità, esacerba il cambiamento climatico e genera cambiamenti ambientali dannosi su larga scala e nel lungo periodo. Tuttavia le soluzioni esistono, e nel progetto Profili Antropici vogliamo condividerle con la cittadinanza e le istituzioni.

Scarica il documento di presentazione del progetto agli assessori all’ambiente dei comuni di Livorno, Vecchiano e Rosignano Marittimo

Il Mar Mediterraneo è uno scrigno di biodiversità, ma è anche uno dei mari più inquinati al mondo. Ogni anno sono scaricati nel Mediterraneo oltre 229.000 tonnellate di rifiuti di plastica. Di questi, le macro plastiche, ovvero rifiuti di grandi dimensioni, rappresentano il 94%, e oltre il 50% di questi rifiuti provengono da Egitto, Italia e Turchia. Nel Mare nostrum si sono già accumulati oltre 1 milione di tonnellate di rifiuti di plastica e oltre 150 milioni di tonnellate nell’oceano globale.

Studi recenti affermano che stiamo già vivendo un periodo di toxicity debt legato strettamente agli effetti a lungo termine del degrado di materiale plastico e del rilascio di sostanze inquinanti.

Il Mediterraneo è inoltre un hotspot del cambiamento climatico, quindi un luogo dove saranno più accentuati gli effetti di un clima che cambia. È uno dei mari che si è scaldato più velocemente al mondo e in uno scenario business-as-usual, nel 2040, la produzione di plastica contribuirà al 15% delle emissioni totali di CO2. Continuare a produrre plastica è dunque in disaccordo con gli obiettivi internazionali di mitigazione del cambiamento climatico e il raggiungimento della neutralità climatica al 2050.

Citizen Science 

Il progetto Profili Antropici si propone di utilizzare la Citizen Science al fine di migliorare la conoscenza sui diversi tipi di rifiuti di plastica lungo le coste toscane così da proporre delle soluzioni per i tipi di rifiuti più abbondanti. Il progetto mira inoltre a diffondere le conoscenze sui legami tra inquinamento da plastica e cambiamento climatico e impatti in termini di perdita di biodiversità. 

La Citizen Science è un complesso di attività di ricerca scientifica condotto da cittadini che sotto la guida di esperti raccolgono dati scientifici al fine di migliorare la conoscenza su un determinato argomento.

Questa visione di scienza come bene comune, accessibile a tutti, è uno degli strumenti di maggior successo per la promozione della partecipazione dei cittadini alla ricerca scientifica e all’utilizzo della conoscenza creata per fare scelte di rilevanza sociale. Ricercatori e cittadini volontari collaborano in tutte le fasi di un progetto scientifico, concorrendo infine alla risoluzione del problema attraverso la promozione di azioni concrete di sensibilizzazione e di prevenzione della dispersione dei rifiuti di plastica nell’ambiente.

Nell’ambito del progetto abbiamo effettuato delle campagne di monitoraggio lungo tre spiagge della Toscana: Cala del Leone (Livorno), Lillatro (Rosignano, Livorno), Bocca di Serchio a Marina di Vecchiano (Pisa). 

In ciascun sito di studio, abbiamo raccolto e categorizzato i rifiuti presenti su un transetto di 100 metri parallelo alla linea di riva. I campionamenti sono stati effettuati in tre diversi periodi dell’anno e abbiamo classificato i rifiuti raccolti seguendo la Joint List of Litter Items dell’UE. Oltre 55 volontari delle associazioni Semi di Scienza e di Sons of the Ocean hanno partecipato alla raccolta e alla categorizzazione dei rifiuti, cioè alla produzione dei dati scientifici. 

I dati sono poi analizzati statisticamente e confrontati con altri lavori scientifici. Abbiamo potuto rilevare che la quantità di riufiuti presenti sulle tre spiagge da noi studiate supera i limiti precauzionali indicati dalla Strategia Marina. Per i tipi di rifiuti di plastica più comuni abbiamo promosso delle possibili soluzioni, in linea con la Strategia europea sulla plastica e con la Direttiva SUP sulle plastiche monouso.

Promozione delle buone pratiche

I risultati del progetto sono stati resi noti al pubblico e ai decisori politici, affiancando all’illustrazione dei dati scientifici la promozione delle migliori “buone pratiche” di prevenzione della produzione dei rifiuti. Abbiamo inoltre indicato sia azioni individuali che possono essere messe in atto dai singoli cittadini, ma anche e soprattutto su quello che può essere fatto dagli amministratori politici. 

Nell’ambito di una conferenza finale del progetto, sono state invitate le tre amministrazioni del territorio toscano sulle cui spiagge abbiamo effettuato i monitoraggi al fine di condividere e individuare azioni concrete che possano essere implementate nel breve e nel lungo periodo per ridurre sul loro territorio il consumo di prodotti in plastica monouso, favorendo quindi la replicabilità di buone pratiche di economia circolare in contesti diversi.

Approfondisci leggendo il confronto tra l’inquinamento sulle coste della Toscana e l’inquinamento a livello europeo e l’intervista a Tosca Ballerini sulle possibili soluzioni. Oppure scarica il scarica il poster con i risultati del progetto o leggi la traduzione italiana dell’articolo scientifico che abbiamo scritto.

Referente: Tosca Ballerini

Per info:

tosca.ballerini@thalassa.one

SMS +39 351 80 98 130
WhatsApp +33 6 52 67 16 25

Controlla la pagina degli eventi per le date dei campionamenti

Il progetto Profili Antropici è realizzato con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese ed è coordinato da Semi di Scienza in collaborazione con Sons of the Ocean

8 per mille chiesa valdese profili antropici

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https://www.semidiscienza.it/2022/11/25/profili-antropici-la-plastica-come-misura-del-nostro-tempo/feed/ 0
Young Scientist Award https://www.semidiscienza.it/2022/01/11/young-scientist-award/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=young-scientist-award https://www.semidiscienza.it/2022/01/11/young-scientist-award/#respond Tue, 11 Jan 2022 13:30:19 +0000 https://www.semidiscienza.it/?p=1543

Negli ultimi decenni è risultato evidente che i segnali meccanici, oltre a quelli molecolari, sono fondamentali nel controllo delle funzioni biologiche. Questi segnali includono processi altamente rilevanti per la salute umana, come lo sviluppo, il cancro o le malattie neurogenerative. La Meccanobiologia è il campo che studia il ruolo biologico della meccanica con il contributo interdisciplinare di ingegneri, chimici, fisici e biologi. Dati i recenti sviluppi nella nanoingegneria, si profilano maggiori opportunità all’orizzonte nello sviluppo della meccanoterapia e della meccanodiagnostica. Tuttavia, la traduzione dalla conoscenza teorica e dalla ricerca sperimentale all’effettiva applicazione clinica rappresenta ancora una grande sfida.

Durante la sesta edizione della conferenza Nanoengineering for Mechanobiology, sarà dedicata una sessione speciale agli scienziati agli inizi della carriera per presentare le loro idee. Il ricercatore o il team con l’idea più forte e promettente riceverà un contributo finanziario per avviare un progetto, gettando le basi per passare dalla sperimentazione all’applicazione clinica.

La recente pandemia e il rapido sviluppo di vaccini hanno sottolineato l’importanza di supportare la traduzione della ricerca di base in applicazioni biomediche. Pertanto, con il motto “dalla società per la società”, abbiamo bisogno del contributo di tutti per sostenere lo sviluppo di nuove idee innovative.

Maggiori informazioni sull’iniziativa possono essere trovate su questa pagina web. Per contribuire alla raccolta fondi a sostegno del migliore progetto, è possibile dare un contributo tramite la piattaforma Go Fund Me: https://gofund.me/27fe04b8

Over the past few decades, it became evident that not only molecular but also mechanical signals are pivotal in controlling biological functions. These include highly relevant processes for human health, such as development, cancer, or neurogenerative diseases. Mechanobiology is the field that studies the biological role of mechanics with the interdisciplinary contribution of engineers, chemists, physicists, and biologists. Given the recent developments in nanoengineering, more opportunities to develop mechanotherapies and mechanodiagnostics are waving on the horizon. However, translation from theoretical knowledge and experimental research to the actual clinical application is still challenging.

During the sixth edition of the Nanoengineering for Mechanobiology conference, we will devote a special session to early-career scientists to present their ideas for translation. The researcher or the team with the strongest and most promising idea will receive an earmarked financial contribution to kick-start a project, laying the foundation to form a bench-to-bedside application.

The recent pandemic and the prompt vaccine development have underlined the importance of supporting translation of fundamental research into biomedical application. Therefore, with the motto “from society for society”, we need the contribution of everyone to support the development of fresh innovative ideas.

More information about the initiative can be found on this webpage.

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