Rinnovabili – Semi di Scienza https://www.semidiscienza.it Thu, 23 Nov 2023 08:23:49 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.8.10 https://www.semidiscienza.it/wp-content/uploads/2019/01/cropped-Semi-di-scienza-1-32x32.png Rinnovabili – Semi di Scienza https://www.semidiscienza.it 32 32 Cambiamo marcia all’energia con le comunità energetiche rinnovabili https://www.semidiscienza.it/2023/11/23/cambiamo-marcia-allenergia-con-le-comunita-energetiche-rinnovabili/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=cambiamo-marcia-allenergia-con-le-comunita-energetiche-rinnovabili https://www.semidiscienza.it/2023/11/23/cambiamo-marcia-allenergia-con-le-comunita-energetiche-rinnovabili/#respond Thu, 23 Nov 2023 08:10:48 +0000 https://www.semidiscienza.it/?p=2608 Di Cinzia Tromba

Che cosa c’è di più sostenibile delle energie rinnovabili? E di un sistema che permette ai cittadini di produrre da sé l’energia da sorgenti come il sole o il vento, ma non solo – questo c’è già – che permette loro di unirsi in comunità fatte di famiglie, piccole imprese, negozi, enti locali che insieme controllano e gestiscono l’uso di questa energia, perché più autoconsumeranno del “loro” più verranno ricompensati (più del solo autoconsumo)? E così facendo si sganceranno dalle importazioni di combustibili fossili –di gas, per esempio – e così contribuendo a tutelare l’ambiente e l’economia del Paese? Un sogno? Nient’affatto. È – sarà – una realtà, quella delle Comunità energetiche rinnovabili (CER): incentivate dalla Comunità europea (direttiva europea n. 2001 del 11/12/2018), nel resto dell’Europa si stanno diffondendo a macchia d’olio, soprattutto in alcuni Paesi.

In Italia, dopo una partenza che faceva ben sperare (diversi progetti pilota sono partiti prima che entrasse in vigore la normativa definitiva che regola queste comunità) siamo arrivati a uno stallo. Come si sa, le direttive europee devono essere recepite da leggi nazionali, e queste per entrare in vigore vanno accompagnate da decreti attuativi che ne regolamentano l’effettiva messa in pratica. Quello che è successo in Italia è che, dopo essere stati molto pronti addirittura ad anticipare l’UE (i progetti pilota) e abbastanza veloci nel legiferare (L. 8/2020 e DLgs 199/21) da oltre due anni attendiamo le norme attuative, incagliate tra ministeri italiani (prima MITE, ora MASE) e uffici europei. 

Nel frattempo, quello che manca in Italia è un’informazione chiara e puntuale su come realizzare queste comunità. Siamo chiari: non si tratta di una passeggiata. Per realizzare una CER occorrono diverse conoscenze (tecniche, giuridiche, amministrative) e fondi. Ma si può fare. Ciò che serve ora è diffondere l’informazione su questo strumento che definire rivoluzionario non è fuori luogo e favorire la costruzione di una rete facendo in modo che le conoscenze e le pratiche acquisite da chi in questa impresa si è già buttato possano essere condivise con gli altri e soprattutto siano a disposizione di chi deciderà di imboccare questa strada, senza dover cominciare tutto daccapo.

In questa prospettiva si colloca “Pratiche di sostenibilità.Cambiamo marcia all’energia” il progetto (sostenuto dall’8×1000 della chiesa valdese) che Semi di Scienza porterà avanti nei prossimi mesi in provincia di Pavia con un duplice obiettivo: informare i cittadini per quanto concerne le sfide ambientali, sociali ed economiche poste dal progredire della crisi climatica, formarli affinché possano agire nel concreto con interventi resilienti: nello specifico, la costituzione di comunità di cittadini che siano produttori/consumatori di energia, le CER.

L’incontro pubblico “Comunità energetiche rinnovabili” svoltosi lo scorso 25 ottobre a Bereguardo (Pavia), per la realizzazione del quale Semi di Scienza ha affiancato l’Associazione Zelata Verde, costituisce il prodromo di questo progetto. L’intero evento è stato registrato ed è visibile sul canale YouTube di Semi di Scienza.

Foto di Sungrow EMEA su Unsplash

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Energia: possiamo vivere, e bene, con meno https://www.semidiscienza.it/2021/04/20/energia-possiamo-vivere-e-bene-con-meno/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=energia-possiamo-vivere-e-bene-con-meno https://www.semidiscienza.it/2021/04/20/energia-possiamo-vivere-e-bene-con-meno/#respond Tue, 20 Apr 2021 12:48:26 +0000 https://www.semidiscienza.it/?p=1338 Quello dell’energia è l’aspetto cruciale della transizione a un mondo sostenibile, ma non è sufficientemente sviscerato in tutti i suoi aspetti e per ciò che implica per il futuro. Perché? Forse, perché rivelerebbe una situazione che si preferisce non mostrare, tanto che sottotraccia, non esplicitata ma pensata, galleggia l’idea che sia sufficiente sostituire i combustibili fossili in tutte le loro applicazioni con energie pulite e rinnovabili per garantirci un futuro e continuare la nostra vita come prima. Ma non è così, perché l’efficienza dei fossili non è uguagliabile da nessuna fonte energetica rinnovabile.

Ecco dunque il nocciolo del problema da cui occorre partire per immaginare un mondo nuovo e sostenibile.

Due i punti incontrovertibili:

  1. I combustibili fossili sono ancora necessari per realizzare la transizione alle energie rinnovabili.
  2. Le energie rinnovabili non possono garantire le medesime prestazioni dei fossili.

Ciò dovrebbe significare che:

  1. L’utilizzo dei fossili deve essere rigidamente contingentato e convogliato solo ed esclusivamente per le attività necessarie a garantire il passaggio alle rinnovabili, da progettare con attenzione e messo nero su bianco in un grande piano per la transizione energetica che serva per orientare tutte le scelte in materia.
  2. Il mondo nuovo dovrà essere molto meno energivoro dell’attuale.1

Immaginare come tradurre nella pratica questi principi è tutt’altro che facile, e proprio per questo è un tema che dovrebbe essere affrontato e discusso a fondo con tutte le componenti attive della società, affinché le proposte che stanno piovendo alla ricerca dei fondi europei possano essere considerate e valutate pubblicamente.

Ma non sembra stia andando proprio in questo modo.2

NOTE:

  1. Spesso si parla di fossili soprattutto in relazione ai trasporti, trascurando o non dando il necessario rilievo all’energia elettrica che serve per accendere la luce, ricaricare i dispositivi elettronici, azionare grandi macchine industriali. E nutrire la rete internet, estremamente vorace (https://valori.it/internet-alimenta-la-crisi-climatica/). A questo proposito, è bene sapere che spegnere la video camera durante gli incontri virtuali fa risparmiare il 96% delle risorse (https://www.greenreport.it/news/energia/se-tenete-allambiente-spegnete-la-videocamera-durante-le-riunioni-virtuali/). Un piccolo esempio che dimostra come le rinunce che dovremo fare per essere sostenibili non ci fionderanno nel mondo delle caverne!
  2. Si parla da tempo di un progetto targato ENI che a Ravenna prevede la costruzione di un megaimpianto per la cattura e lo stoccaggio nel sottosuolo di CO2 (l’hub CCS più grande del mondo, secondo l’AD De Scalzi) che dovrebbe servire a raccogliere la CO2 prodotta da impianti contigui e, secondo molti, anche da una vicina struttura per la produzione di idrogeno blu che ENI vorrebbe generare a partire dal metano estratto dall’Adriatico (https://www.internazionale.it/reportage/marina-forti/2021/04/13/ravenna-eni-energia). Un progetto entrato nella prima stesura del Recovery fund del governo Conte, avversato per le troppe criticità – dalla sostenibilità economica (https://www.qualenergia.it/articoli/cattura-co2-buco-acqua-usa-caso-petra-nova/) all’idea stessa di iniettare centinaia di tonnellate di CO2 nel sottosuolo – e poi ritirato. Riapparirà nel nuovo Piano? Non si sa, perché il PNRR sarà presentato per la discussione in Parlamento solo il 26/27 aprile, pochi giorni prima del suo invio alla Commissione europea.

Autrice: Cinzia Tromba, referente progetto Cambiamo

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