{"id":1131,"date":"2020-07-27T15:51:37","date_gmt":"2020-07-27T15:51:37","guid":{"rendered":"http:\/\/www.semidiscienza.it\/?p=1131"},"modified":"2020-07-27T15:51:37","modified_gmt":"2020-07-27T15:51:37","slug":"un-puntino-rosso-su-un-grafico","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.semidiscienza.it\/2020\/07\/27\/un-puntino-rosso-su-un-grafico\/","title":{"rendered":"Un puntino rosso su un grafico"},"content":{"rendered":"\n

Quale dei treni che stiamo perdendo sceglieremo di prendere? <\/p>\n\n\n\n

PREMESSA<\/strong>.<\/strong> Il film Sliding Doors interpretato\nda Gwyneth Paltrow inizia con una scena di ordinaria quotidianit\u00e0, nella quale\nsi vede la protagonista che entra nella stazione di una metropolitana: sulle\nscale che conducono ai binari incrocia una bambina che tarda un attimo a\nscansarsi, e questo piccolissimo ritardo fa s\u00ec che non riesca a salire sul\ntreno in arrivo, e debba prendere quello successivo, che giunge qualche minuto\npi\u00f9 tardi. Nella scena seguente si ripete la stessa azione, ma questa volta la\nbambina si sposta per tempo, l’attrice riesce ad introdursi nella porta\nscorrevole del vagone che si stava chiudendo, e sale sul convoglio. Da\nquesto punto in poi il film si sdoppia<\/strong>: la vita della protagonista prende\ndue strade completamente diverse, a seconda che sia salita o no su quel treno.\nIl film ci ricorda che in ogni singolo istante, al di l\u00e0 degli eventi casuali\nche possono capitarci, ciascuna delle scelte che noi facciamo<\/strong> \u00e8 in grado\ndi cambiare radicalmente il corso della nostra vita e quella degli altri. <\/p>\n\n\n\n

IL\nPUNTINO.<\/strong> Passiamo ad analizzare un’immagine tratta da uno studio molto noto, dal\ntitolo “Consequences of twenty-first-century policy for multi-millennial\nclimate and sea-level change” realizzato nel 2016 da 22 scienziati molto\nautorevoli [1].\nIl grafico riporta l’andamento della temperatura media terrestre<\/strong> negli\nultimi ventimila anni<\/strong>. Poi ci mostra una serie di proiezioni per i prossimi\ndiecimila<\/strong>. Possiamo vedere come grazie alla stabilizzazione del clima<\/strong>,\nil termine dell’ultima glaciazione che ha segnato il passaggio dal Pleistocene\nall’Olocene ci abbia portati ad abbandonare il nomadismo per passare alla\nstanzialit\u00e0: da cacciatori-raccoglitori siamo diventati agricoltori-allevatori.\nDa quel momento in poi la condizione di stabilit\u00e0 climatica che \u00e8 perdurata\nfino all’inizio della Rivoluzione Industriale ci ha consentito di creare la\ncivilt\u00e0 umana nella forma che oggi conosciamo<\/strong>. <\/p>\n\n\n\n

\"\"<\/figure>\n\n\n\n

Che cosa \u00e8 avvenuto\ndurante i 200 anni della Rivoluzione Industriale, che per i tempi geologici del\nPianeta sono un battito di ciglia?<\/strong> La nostra specie ha scoperto nel sottosuolo un tesoro\nnascosto di energia concentrata in forma di combustibili fossili. Attraverso il\nloro sfruttamento, in brevissimo tempo abbiamo trasferito in atmosfera una\nquantit\u00e0 consistente del carbonio che per accumularsi sottoterra aveva\nrichiesto alcune centinaia di milioni di anni. L’atmosfera \u00e8 stata\nimprovvisamente inondata di anidride carbonica, con una concentrazione che\nnon si misurava da milioni di anni<\/strong>. Questo sbilanciamento tra i tempi di\nspostamento del carbonio tra i diversi comparti ha causato una profonda\nalterazione del clima terrestre. <\/p>\n\n\n\n

DAVANTI\nA NOI ORA CI SONO QUATTRO SCENARI CLIMATICI<\/strong>.<\/strong> Sono come quattro convogli della metropolitana, che\npassano a una certa distanza l’uno dall’altro. A noi la scelta su quale di\nquesti salire<\/strong>. Il primo, quello che corrisponde allo scenario di\ncambiamento climatico pi\u00f9 mite, l’abbiamo praticamente gi\u00e0 perso. Potremmo\nforse tentare di prenderlo se ogni singolo individuo che forma la nostra\nsociet\u00e0, e tutta la collettivit\u00e0 nel suo insieme, non pensassero a nient’altro.\nPerch\u00e9 \u00e8 necessario muoversi con tutta questa urgenza? Il problema lo abbiamo\nscoperto di colpo? No, purtroppo lo conoscevamo da quarant’anni, ma li abbiamo\nlasciati trascorrere senza far nulla. Ora ce ne restano soltanto trenta per\nricostruire il nostro modello di sviluppo, fondandolo su nuove basi: e siamo molto\nindietro nel processo di transizione<\/strong>, perch\u00e9 questo tema non \u00e8 presente\nnella nostra societ\u00e0<\/strong>. La sfida \u00e8 sostituire la fonte di energia che\nalimenta il nostro Sistema: significa cambiare il nostro modo di abitare, il\nnostro modo di pensare, di alimentarci e di spostarci, in sostanza il nostro\nstile di vita. Queste azioni siamo pronti a farle se ci troviamo di fronte ad\nun pericolo immediato, come si \u00e8 visto nelle settimane di emergenza sanitaria a\ncausa della pandemia da Covid-19<\/em>.\nTuttavia non riusciamo a percepire il pericolo quando ci relazioniamo con\nfenomeni di lungo periodo<\/em>. Tecnologicamente parlando, ci siamo evoluti\nmolto rapidamente, ma culturalmente, non stiamo riuscendo a costruire un\nadattamento alle modificazioni che noi stessi abbiamo creato<\/em>. Dalla\ncapacit\u00e0 di realizzare velocemente questo adattamento dipende il benessere e la\nsopravvivenza della nostra specie. <\/p>\n\n\n\n

LE CONSEGUENZE STORICHE DELLE NOSTRE SCELTE.<\/strong> Queste poche righe sono state scritte per gli studenti che affrontano la maturit\u00e0 in questo anno scolastico [ndr: 2019\/20]<\/em> cos\u00ec diverso dal solito. La consapevolezza della dimensione del problema e la caratteristica del particolare momento storico che stiamo vivendo sono particolarmente importanti per gli adolescenti che si stanno preparando ad entrare nella societ\u00e0, diventando nuovi cittadini e nuovi professionisti. Questa consapevolezza, unita alla volont\u00e0 di cambiare e di reagire, deve essere patrimonio di ogni abitante del Pianeta. <\/p>\n\n\n\n

Tutti quanti noi, in questo momento, ci troviamo dentro a quel puntino rosso<\/strong>. Non abbiamo a disposizione altro tempo ed altro spazio per poter risolvere il problema<\/strong>. <\/p>\n\n\n\n

Siamo ancora in tempo, e abbiamo la possibilit\u00e0 di cambiare il nostro futuro. Dobbiamo soltanto evitare di perdere altri treni.<\/em> <\/p>\n\n\n\n

[1] Clark et al., 2016 \u00a0(open access)<\/em> Consequences of twenty-first-century policy for multi-millennial climate and sea-level change https:\/\/www.nature.com\/articles\/nclimate2923<\/a> <\/strong><\/p>\n\n\n\n

Articolo di Gabriele Porrati (Socio Onorario di Semi di Scienza e Presidente della Coop. Cambiamo), con la collaborazione di Yuri Galletti (Presidente di Semi di Scienza)<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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