{"id":1320,"date":"2021-03-30T16:08:23","date_gmt":"2021-03-30T16:08:23","guid":{"rendered":"http:\/\/www.semidiscienza.it\/?p=1320"},"modified":"2022-11-24T22:21:15","modified_gmt":"2022-11-24T22:21:15","slug":"occhio-alle-trappole-verdi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.semidiscienza.it\/2021\/03\/30\/occhio-alle-trappole-verdi\/","title":{"rendered":"Occhio alle trappole \u201cverdi\u201d!"},"content":{"rendered":"\n

\u201cSostenibile\u201d, \u201csostenibilit\u00e0\u201d stanno diventando sempre pi\u00f9 concetti, termini, parole, destinati a entrare nell\u2019affollato mondo del politically correct<\/em>. Chi infatti oggi ha il coraggio di non dichiararsi a favore della sostenibilit\u00e0? A maggior ragione in previsione del lauto banchetto dei fondi europei Next Generation EU che si sta approntando, dove un esibito spirito \u201cverde\u201d fornirebbe le credenziali giuste per ottenere un invito.<\/p>\n\n\n\n

Ecco allora che occorre raddrizzare le antenne e orientarle per cogliere i segnali di un\u2019insidiosa operazione che, iniziata gi\u00e0 da tempo, sembra diffondersi a macchia d\u2019olio: la verniciatura di verde, o green washing<\/em>. <\/p>\n\n\n\n

E con questo non si intendono solo le sofisticate operazioni messe a punto dalle multinazionali del petrolio o dalle grandi agenzie finanziarie, ma anche progetti e prodotti pi\u00f9 piccoli, magari anche concepiti in buona fede, da singoli o start-up, ma che hanno il grosso difetto di non tenere conto dell\u2019impronta ecologica delle loro proposte. Un esempio: su facebook un\u2019azienda italiana a dimensione poco pi\u00f9 che familiare pubblicizza un\u2019alternativa alle pellicole per alimenti ottenuta utilizzando cera d\u2019api<\/a>. Costicchiano, ma tant\u2019\u00e8: sono lavabili e riutilizzabili. Peccato che vengano spediti da Guangzhou, Cina. Con il che l\u2019impronta ecologica, per due pacchetti da 450 grammi in tutto, diventa quella dello Yeti, e la sostenibilit\u00e0 va a farsi benedire!<\/p>\n\n\n\n

Le generose spennellate di ducotone color smeraldo non devono trarre in inganno: non \u00e8 che un\u2019operazione gattopardesca tesa a dar mostra di cambiare celando la reale volont\u00e0 di mantenere inalterate le caratteristiche del sistema vigente, basato sul profitto economico e sulla crescita. Ma \u00e8 possibile una crescita \u201cverde\u201d? (si veda: Il mito della crescita verde<\/em>, Lu::Ce edizioni<\/a>).<\/p>\n\n\n\n

Ecco allora che diventa cruciale tenere la barra dritta e\nnon scordarsi il genuino significato di sostenibilit\u00e0, che vuol dire\nricostruire un mondo nuovo fondato su basi sostenibili. Perch\u00e9 non esiste un\norizzonte \u201cpi\u00f9 sostenibile\u201d rispetto alla normalit\u00e0 (pre-pandemia, per esempio):\no \u00e8 interamente sostenibile o non \u00e8.<\/p>\n\n\n\n

Quindi, occorre smascherare le trappole che verranno diffuse\na piene mani rendendone partecipi i cittadini e contribuendo cos\u00ec ad aumentare\nla \u2013 ancora troppo scarsa \u2013 coscienza di questi temi nella societ\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Perci\u00f2, cari lettori di questa pagina, vi chiediamo di spargere questi semi tra tutti coloro con cui verrete in contatto. E di non stancarvi di farlo. Un nuovo modo \u00e8 s\u00ec possibile. Ma dobbiamo impegnarci a immaginarlo e costruirlo insieme. Senza perdere altro tempo prezioso (si veda a questo proposito un importante intervento di Jacopo Simonetta su \u201cClimalteranti\u201d<\/a>)<\/p>\n\n\n\n

Autrice: Cinzia Tromba, referente scientifica del Progetto CAMBIAMO.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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