{"id":1689,"date":"2022-07-01T16:59:26","date_gmt":"2022-07-01T16:59:26","guid":{"rendered":"http:\/\/www.semidiscienza.it\/?p=1689"},"modified":"2022-10-13T09:29:22","modified_gmt":"2022-10-13T09:29:22","slug":"desertificazione-siccita-e-cambiamento-climatico-dobbiamo-iniziare-a-pensare-come-la-formica-di-esopo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.semidiscienza.it\/2022\/07\/01\/desertificazione-siccita-e-cambiamento-climatico-dobbiamo-iniziare-a-pensare-come-la-formica-di-esopo\/","title":{"rendered":"Desertificazione, siccit\u00e0 e cambiamento climatico: dobbiamo iniziare a pensare come la formica di Esopo"},"content":{"rendered":"\n

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Di Camilla De Luca e Yuri Galletti<\/em><\/p>\n\n\n\n

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Il 17 Giugno \u00e8 il giorno dedicato dalle Nazioni Unite (ONU) alla lotta alla desertificazione e alla siccit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Ma cosa indica la parola desertificazione? Rappresenta il fenomeno relativo all\u2019espansione dei deserti esistenti?<\/p>\n\n\n\n

No, se facciamo riferimento alla definizione data dall\u2019ONU: \u201cLa desertificazione \u00e8 la degradazione della terra che viene trasformata in aree aride, semi-aride e sub-umide. Essa \u00e8 causata principalmente dalle attivit\u00e0 umane e dalle variazioni climatiche\u201d<\/strong>. Si tratta quindi da un lato di una conseguenza dell\u2019uso improprio della terra, attraverso per esempio la deforestazione, il sovrasfruttamento della risorsa suolo e le cattive pratiche di irrigazione, le quali riducono la produttivit\u00e0 del terreno. Dall\u2019altro lato, la desertificazione, cos\u00ec come la siccit\u00e0, sono una conseguenza del cambiamento climatico. Secondo una ricerca pubblicata su Nature<\/a><\/em>, infatti: \u201cil cambiamento climatico antropogenico ha degradato il 12,6% (5,43 milioni di km2<\/sup>) delle zone aride, contribuendo alla desertificazione e colpendo 213 milioni di persone, il 93% delle quali vive in economie in via di sviluppo\u201d.<\/p>\n\n\n\n

Il Segretario Generale dell\u2019ONU Antonio Guterres si \u00e8 espresso in occasione della giornata insistendo sul fatto che entro met\u00e0 secolo tre quarti della popolazione potrebbe dover convivere con la siccit\u00e0 e che attualmente met\u00e0 della popolazione globale sta gi\u00e0 facendo fronte alle problematiche derivanti dalla degradazione del suolo. La situazione non \u00e8 infatti migliorata negli ultimi tempi: al contrario secondo i dati pubblicati dalla UNCCD (Convenzione delle Nazioni Unite per Combattere la Desertificazione) \u201cdal 2000 il numero e la durata degli eventi siccitosi \u00e8 aumentato del 29% a livello mondiale\u201d. Le conseguenze umane sono gi\u00e0 evidenti: 2.3 miliardi di persone fanno gi\u00e0 fronte a emergenze legate all\u2019accesso all\u2019acqua. L\u2019ONU sottolinea che sempre pi\u00f9 persone dovranno far fronte alla scarsit\u00e0 di acqua, UNICEF ( United Nation Children\u2019s Fund) stima che 1 bambino su 4 entro il 2040 non avr\u00e0 accesso diretto alla risorsa acqua. \u201cNessun paese \u00e8 immune alla siccit\u00e0\u201d\u00a0 \u00e8 ci\u00f2 che \u00e8 stato detto da UN-Water nel 2021.<\/p>\n\n\n\n

Se queste informazioni non sono bastate a farci percepire come parte del problema e come popolazioni a rischio, ecco una serie di dati attuali sull\u2019Italia che forse ci faranno cambiare idea.<\/p>\n\n\n\n

Proprio in questi giorni si parla di emergenza siccit\u00e0 in tutto il Nord Italia, dal Veneto alla Lombardia alla Valle D\u2019Aosta al Piemonte, la regione della valle del Po, ovvero la pi\u00f9 colpita, ma in realt\u00e0 \u00e8 un problema comune in quasi tutta la penisola. Il portale Rinnovabili.it<\/a><\/em> sottolinea come nei primi cinque mesi del 2022 le piogge si siano ridotte del 44% e come l\u2019osservatorio ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) abbia denunciato l\u2019importante diminuzione dei flussi dei fiumi Arno, Ombrone, Sentino, Nera ed Esino. In Lazio si \u00e8 cominciato quindi a parlare di razionamento dell\u2019acqua potabile, mentre nel comune lombardo di Tradate un\u2019ordinanza comunale prevede sanzioni per chi utilizza l\u2019acqua potabile per scopi diversi dall\u2019uso essenziale come riempire piscine e lavare l\u2019auto. Il caso della Puglia aggiunge il calo della produzione agricola e il rischio di incendi alla casistica di conseguenze possibili dovute alla siccit\u00e0. La Gazzetta del Mezzogiorno<\/a><\/em>, citando sempre i dati di ANBI, descrive come per via dell\u2019anticiclone africano e della ridotta capacit\u00e0 idrica della regione (ad aprile sono caduti 160 millimetri in meno di pioggia rispetto ai valori del 2020) il rischio siccit\u00e0 sia molto elevato. Ci\u00f2, secondo Coldiretti Puglia, metterebbe a rischio il 30% di produzione agricola, la produzione di colture destinate agli animali e l\u2019irrigazione di oliveti e frutteti. Coldiretti sottolinea poi come le alte temperature, l\u2019assenza di precipitazioni e l\u2019abbandono dei campi di ulivi per via del patogeno batterico Xylella<\/em> siano un fattore determinante per l\u2019inaridimento del suolo e delle piante e quindi un fattore che aumenta considerevolmente il rischio di incendi.\u00a0<\/p>\n\n\n\n

Luca Mercalli, noto meteorologo, su Il Fatto Quotidiano<\/a><\/em> sottolinea come secondo le previsioni meteorologiche a scala stagionale queste temperature sopra la media e la scarsit\u00e0 di precipitazioni saranno costanti per tutta l\u2019estate. Ci\u00f2 metter\u00e0 a rischio le nostre riserve d\u2019acqua gi\u00e0 ad oggi limitate. Per questo motivo il climatologo denuncia la necessit\u00e0 di ascoltare la scienza. Infatti climatologi e idrologi avevano previsto questi fenomeni da almeno un trentennio. Inoltre, sempre il noto divulgatore suggerisce di preparare delle strategie di gestione multifunzionale a livello nazionale delle risorse idriche che prevedano la riparazione degli acquedotti e la costruzione di invasi di raccolta di acque meteoriche, abbondanti in certe stagioni, per utilizzarle durante i periodi di siccit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Di fronte a questi dati non bisogna per\u00f2 scoraggiarsi. Al contrario, vi invitiamo a rileggere il primo paragrafo di questo articolo: \u201cla desertificazione \u00e8 causata prevalentemente dalle attivit\u00e0 umane e dal cambiamento climatico\u201d. Dunque, citando il Segretario Generale delle Nazioni Unite:  \u201cdobbiamo e possiamo invertire questa spirale discendente\u201d.<\/p>\n\n\n\n

Secondo l\u2019ONU la giornata del 17 giugno \u00e8 un momento unico per ricordare che eliminare il danno causato dalla nostra societ\u00e0 alla terra \u00e8 possibile, attraverso un approccio \u201cdi problem-solving, un forte coinvolgimento della comunit\u00e0 e una cooperazione a tutti i livelli\u201d. Prenderci cura della terra, della sua produttivit\u00e0, della biodiversit\u00e0 e per esempio favorire l\u2019accesso alla propriet\u00e0 terriera alle donne pu\u00f2 inoltre permettere di far fronte alla crisi climatica e pu\u00f2 contribuire al raggiungimento degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell\u2019Agenda 2030<\/a>, poich\u00e9 ci\u00f2 rappresenta anche un grande fattore di sviluppo per le comunit\u00e0 agricole e per le donne di tali comunit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Qual \u00e8 il messaggio principale che possiamo ricavare da questo articolo? Citando una famosa fiaba di Esopo, dovremo cominciare a pensare come la formica e smettere di pensare come la cicala. Dovremmo pensare al futuro e cominciare fin da subito a utilizzare in modo intelligente le risorse scarse che abbiamo a disposizione.<\/p>\n\n\n\n

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Fonti:<\/p>\n\n\n\n

https:\/\/www.nature.com\/articles\/s41467-020-17710-7<\/a><\/p>\n\n\n\n

https:\/\/www.un.org\/press\/en\/2022\/sgsm21325.doc.htm<\/a><\/p>\n\n\n\n

https:\/\/www.lagazzettadelmezzogiorno.it\/news\/home\/1344333\/siccita-in-puglia-57mln-metri-cubi-di-acqua-negli-invasi-ad-aprile-160mm-di-pioggia.html<\/a><\/p>\n\n\n\n

https:\/\/www.un.org\/en\/observances\/desertification-day<\/a><\/p>\n\n\n\n

https:\/\/laprovinciapavese.gelocal.it\/pavia\/cronaca\/2022\/06\/16\/news\/cia-e-confagricoltura-subito-lo-stato-d-emergenza-per-la-siccita-e-serve-un-commissario-straordinario-1.41515194<\/a><\/p>\n\n\n\n

https:\/\/milano.corriere.it\/notizie\/lombardia\/22_giugno_16\/siccita-lombardia-regione-chiede-stato-emergenza-tradate-multe-chi-innaffia-giardini-lava-l-auto-8e767f54-ed69-11ec-96f8-928391ee2cf6.shtml<\/a><\/p>\n\n\n\n

https:\/\/www.ilfattoquotidiano.it\/in-edicola\/articoli\/2022\/06\/16\/la-fisica-non-mente-ci-restano-10-anni\/6628604\/<\/a><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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