{"id":382,"date":"2019-02-26T13:10:20","date_gmt":"2019-02-26T13:10:20","guid":{"rendered":"http:\/\/www.semidiscienza.it\/?p=382"},"modified":"2019-04-16T07:46:06","modified_gmt":"2019-04-16T07:46:06","slug":"discorsi-energetici","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.semidiscienza.it\/2019\/02\/26\/discorsi-energetici\/","title":{"rendered":"Discorsi “energetici”"},"content":{"rendered":"\n

Il nostro sistema socioeconomico\n\u00e8 quasi interamente basato sull\u2019impiego dei combustibili fossili, che ci\nforniscono grandi quantit\u00e0 di energia altamente concentrata. Questo tipo di\nenergia \u00e8  indispensabile per far\nfunzionare la nostra societ\u00e0 cos\u00ec come la conosciamo. Le energie rinnovabili al\ncontrario ci possono fornire soltanto energia elettrica distribuita uniformemente\nsul territorio. Rispetto alla densit\u00e0 di potenza dei combustibili fossili,\nquella delle rinnovabili \u00e8 da due a tre ordini di grandezza inferiore.<\/p>\n\n\n\n

Per poter effettuare una\ntransizione da fossili a rinnovabili, occorre quindi  riprogettare completamente il nostro modello,\nma il tempo per attuare questa trasformazione \u00e8 pochissimo, e la costruzione di\nnuove infrastrutture richiede dei grandi investimenti di energia, che dovrebbe\nessere sottratta al metabolismo dell\u2019attuale socioeconomia, che viceversa ne\nsta richiedendo continuamente della nuova. <\/p>\n\n\n\n

A questo problema si deve sommare\nil nostro crescente fabbisogno di minerali, che stanno man mano diminuendo le\nloro concentrazioni, obbligandoci ad impiegare quantit\u00e0 di energia sempre\nmaggiori per poter estrarre ogni singola unit\u00e0 di prodotto. Attualmente circa\nil 10% di tutta l\u2019energia primaria usata nel mondo viene impiegata per estrarre\ni minerali.<\/p>\n\n\n\n

Inoltre, l\u2019impiego massiccio\ndell\u2019elettronica che \u00e8 onnipresente in tutte le moderne tecnologie ha reso\nindispensabile l\u2019impiego di un grande numero di materie prime completamente\nnuove. Questi minerali sono spesso rari o si trovano mescolati con altri, e\nrichiedono grandi quantit\u00e0 di energia e processi molto complessi per poter\nessere ricavati. La stessa produzione di energia rinnovabile dipende dalla\ndisponibilit\u00e0 di queste nuove materie prime, che rappresentano un fattore\nestremamente critico per la diffusione capillare di nuove tecnologie. <\/p>\n\n\n\n

Quando si progettano nuovi\nmodelli occorre anche considerare che i processi di digitalizzazione non sono\ncos\u00ec immateriali come potrebbe sembrare: l\u2019infrastruttura della rete consuma\nattualmente circa il 10% di tutta l\u2019energia elettrica disponibile, e dato che\napprossimativamente il traffico dati raddoppia ogni venti mesi, anche il\nconsumo di energia tende a seguire lo stesso trend. <\/p>\n\n\n\n

Occorre infine tener conto che\nnella scala delle pericolosit\u00e0 geopolitiche, le guerre per il controllo dei\nminerali strategici si trovano oggi ai primi posti. Ci sono infatti filiere\nmolto complesse e non tracciabili come ad esempio la produzione di tantalio che\nsono la fonte di finanziamento per il traffico di armi che finiscono poi in mano\nai guerriglieri e ai terroristi.<\/p>\n\n\n\n

Ma quanto ci costa l\u2019energia? Ce la faremo un giorno ad avere un sistema rinnovabile e sostenibile?<\/p>\n\n\n\n

Dott. Yuri Galletti<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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