{"id":485,"date":"2019-05-21T07:48:59","date_gmt":"2019-05-21T07:48:59","guid":{"rendered":"http:\/\/www.semidiscienza.it\/?p=485"},"modified":"2024-03-13T12:39:43","modified_gmt":"2024-03-13T12:39:43","slug":"gli-artropodi-per-il-monitoraggio-delle-spiagge-sabbiose","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.semidiscienza.it\/2019\/05\/21\/gli-artropodi-per-il-monitoraggio-delle-spiagge-sabbiose\/","title":{"rendered":"Gli artropodi per il monitoraggio delle spiagge sabbiose"},"content":{"rendered":"\n

\nNon\ntutti sanno che gli artropodi (insetti, aracnidi, crostacei e\nmiriapodi) possono essere un utilissimo strumento per monitorare lo\nstato di salute degli ambienti costieri. In\nun ambiente difficile come le spiagge sabbiose, dove le risorse\nalimentari sono poche, i pericoli numerosi e le condizioni mutevoli,\nquesti animali riescono a sopravvivere grazie ad alcuni adattamenti\ncaratteristici, che riguardano fisiologia e comportamento; per\nesempio escono ad alimentarsi principalmente durante le ore notturne,\nquando il caldo estivo \u00e8 meno intenso ed \u00e8 pi\u00f9 difficile essere\ncatturati dai predatori. \n<\/p>\n\n\n\n

\nGli artropodi sono probabilmente gli\nanimali che meglio rappresentano la vita sulle spiagge sabbiose,\nanche perch\u00e9 sono meno mobili e pi\u00f9 legati al proprio territorio\nrispetto agli animali di grandi dimensioni, e pertanto, prima di\nscomparire da un dato ambiente, le loro comunit\u00e0 subiscono delle\nvariazioni, di composizione e comportamento, che sono sintomatiche e\npreziose per il monitoraggio e la gestione dell\u2019ambiente stesso. \n<\/p>\n\n\n\n

Riguardo al monitoraggio su periodi lunghi, anche per le spiagge sabbiose la regola generale \u00e8 che un ecosistema stabile ospita una maggior biodiversit\u00e0 rispetto ad uno in cui le condizioni cambiano rapidamente. Pertanto l\u2019analisi della biodiversit\u00e0 degli artropodi permette di valutare la stabilit\u00e0 dell\u2019ambiente su archi temporali medio-lunghi, di alcuni anni, che \u00e8 il tempo necessario perch\u00e9 nella comunit\u00e0 vengano selezionate le specie pi\u00f9 adatte a sopravvivere nel nuovo ambiente, a svantaggio di quelle che non sono adatte. In questo tipo di studi si procede quindi ad un campionamento stagionale della comunit\u00e0, effettuato in modo da includere tutti i microhabitat dell\u2019ambiente costiero, e si confronta la variet\u00e0 di specie e la quantit\u00e0 di individui campionati negli anni, ottenendo un quadro d\u2019insieme rappresentativo dei cambiamenti avvenuti.<\/p>\n\n\n\n

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Talitrus saltator<\/em><\/figcaption><\/figure><\/div>\n\n\n\n

Ma per evidenziare gli effetti pi\u00f9 immediati degli interventi umani occorre far ricorso ad altri indicatori, ed una possibilit\u00e0 \u00e8 quella di studiare il comportamento delle pulci di mare, che sono di certo i dominatori assoluti degli ambienti costieri di tutta Italia, ma anche nel resto del mondo. La specie pi\u00f9 comune sulle coste italiane \u00e8 Talitrus saltator<\/em>, ma esistono specie affini praticamente in qualunque spiaggia del globo. Questi piccoli \u201cgamberetti\u201d (anfipodi talitridi, appartenenti alla classe dei crostacei) sono fatti per vivere sulla terraferma, ma non completamente, perch\u00e9 respirano per mezzo di branchie e la loro cuticola non \u00e8 del tutto impermeabile, quindi hanno un bisogno costante di acqua per sopravvivere. La loro strategia consiste perci\u00f2 nel restare sepolti sotto la sabbia durante il giorno, in quella striscia del bagnasciuga che rimane sempre umida per effetto delle onde, ed uscire per andare a cercare detriti per cibarsi durante la notte, quando il fresco evita una rapida disidratazione. Anche se stanno nascosti, \u00e8 facile riconoscere le spiagge in cui vivono, per la presenza di piccoli \u201cbuchi\u201d nella sabbia umida, che corrispondono ai punti in cui gli animali si sono sotterrati.<\/p>\n\n\n\n

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\u00c8 stato dimostrato che esiste una relazione tra la capacit\u00e0 delle pulci di mare di orientarsi correttamente e la stabilit\u00e0 della riva: si orientano pi\u00f9 precisamente gli individui che vivono in una spiaggia la cui riva rimane stabile nel tempo, mentre si osservano deviazioni e dispersione quando la linea di riva sta cambiando direzione, per processi di erosione o di aumentato apporto di sabbia. Questi cambiamenti avvengono naturalmente in tutte le spiagge, per effetto di onde, venti, eccetera, ma spesso sono le opere umane che hanno accelerato questi processi, a causa di costruzioni che bloccano i flussi naturali, di un eccessivo uso turistico, ed in generale di una scarsa attenzione agli ecosistemi costieri.<\/p>\n\n\n\n

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Perci\u00f2, il rapporto tra l\u2019abilit\u00e0 nell\u2019orientamento delle pulci di mare e la stabilit\u00e0 della riva pu\u00f2 essere usato per controllare gli effetti dei cambiamenti del litorale, facendo da \u201cbioindicatore\u201d. Ci\u00f2 significa che il modo in cui un animale si orienta pu\u00f2 funzionare come un indice di stabilit\u00e0 del suo ambiente. Essendo un adattamento comportamentale, l\u2019orientamento \u00e8 una risposta che interviene per cambiamenti immediati, perci\u00f2 il suo studio fornisce informazioni relative ai cambiamenti recenti, di qualche mese, a differenza della biodiversit\u00e0 degli artropodi, che \u00e8 indice di cambiamenti che agiscono da molto tempo, e che hanno gi\u00e0 portato ad una selezione delle specie nella comunit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Un\naltro interessante carattere comportamentale che pu\u00f2 essere\nanalizzato nelle pulci di mare \u00e8 il loro \u201critmo circadiano\u201d.\nSemplificando, possiamo dire che tutti i viventi mostrano\nun\u2019alternanza, pi\u00f9 o meno regolare, di fasi di attivit\u00e0 e di fasi\ndi riposo nell\u2019arco delle 24 ore quotidiane; questo ritmo dipende\ndal cosiddetto \u201corologio biologico\u201d, un meccanismo molecolare non\nancora del tutto conosciuto, che viene, per cos\u00ec dire, \u201crimesso in\nfase\u201d tutti i giorni dall\u2019alternarsi di luce e buio (nella\nmaggior parte dei casi lo stimolo regolatore \u00e8 l\u2019arrivo della luce\ndel giorno, all\u2019alba). Ma il ritmo \u00e8 interno, l\u2019orologio negli\nesseri viventi continua a funzionare anche se non viene rimesso in\nfase, com\u2019\u00e8 stato dimostrato su diverse specie, uomo compreso,\nmisurando i periodi di sonno e di veglia in condizioni di luce o buio\ncostante (quindi senza il segnale regolatore). Si \u00e8 cos\u00ec scoperto\nche il ritmo circadiano varia tra le diverse specie, tra popolazioni\ndi una stessa specie, tra i singoli individui e nello stesso\nindividuo a seconda dell\u2019ambiente di vita, della stagione, dell\u2019et\u00e0\neccetera. \n<\/p>\n\n\n\n

Per questi motivi il ritmo circadiano delle pulci di mare pu\u00f2 anch\u2019esso fare da bioindicatore a breve termine, aiutandoci a capire se le popolazioni di tratti diversi di costa, pi\u00f9 o meno stabili, possano avere ritmi diversi, pi\u00f9 o meno adattati ai cicli naturali. <\/p>\n\n\n\n

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Se l\u2019analisi della biodiversit\u00e0 \u00e8 utilizzata come valido bioindicatore di qualit\u00e0 degli ambienti (costieri e non solo) gi\u00e0 da molti gruppi di ricerca nel mondo, lo studio comportamentale (anche detto etologico) delle pulci di mare \u00e8 un approccio piuttosto recente, che viene costantemente migliorato dai ricercatori dell\u2019Universit\u00e0 di Firenze, veri pionieri dell\u2019etologia che stanno diffondendo i loro metodi tra gli studiosi del mondo intero. Peccato che i fondi disponibili siano costantemente in calo, come per tutta la ricerca italiana, sebbene sia ormai evidente a tutti che i nostri ecosistemi vanno assolutamente monitorati e salvaguardati. Il caso delle spiagge sabbiose \u00e8 uno dei tanti, ma appare fondamentale se si considera che l\u2019Italia \u00e8 una penisola quasi del tutto immersa nel Mediterraneo, e che delle proprie spiagge ha fatto uno dei principali motori economici nel turismo locale ed internazionale.<\/p>\n\n\n\n

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Dott.ssa Delphine Nourisson – Dottorato in Etologia ed Ecologia Animale<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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