{"id":623,"date":"2019-09-02T17:32:07","date_gmt":"2019-09-02T17:32:07","guid":{"rendered":"http:\/\/www.semidiscienza.it\/?p=623"},"modified":"2019-09-02T17:32:07","modified_gmt":"2019-09-02T17:32:07","slug":"agricoltura-e-ambiente-criticita-ed-opportunita-per-il-futuro","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.semidiscienza.it\/2019\/09\/02\/agricoltura-e-ambiente-criticita-ed-opportunita-per-il-futuro\/","title":{"rendered":"Agricoltura e ambiente – criticit\u00e0 ed opportunit\u00e0 per il futuro"},"content":{"rendered":"\n
L\u2019agricoltura \u00e8 l\u2019attivit\u00e0 economica che consiste\nnella produzione di cibo da destinare all\u2019alimentazione umana tramite la\ncoltivazione di specie vegetali erbacee ed arboree. La scoperta\ndell\u2019agricoltura (risalente approssimativamente al 10.000 a.C.) \u00e8 stata una vera e propria rivoluzione, in quanto ha\npermesso agli esseri umani di passare da societ\u00e0 nomadi di cacciatori-raccoglitori a societ\u00e0 stanziali. Ne \u00e8 conseguito, quindi, il successivo sviluppo di comunit\u00e0 sedentarie di dimensioni crescenti, da piccoli\nvillaggi a grandi citt\u00e0. Inoltre, nel corso dei\nsecoli, l\u2019esigenza di produrre sempre maggiori quantit\u00e0 di derrate alimentari, ha favorito processi\ndi ricerca ed innovazione, che hanno portato allo sviluppo di nuove tecniche\nproduttive da impiegare in campo. Gli esempi sono innumerevoli: la rotazione\ndelle colture (per evitare il famoso fenomeno della \u201cstanchezza del terreno\u201d),\nl\u2019impiego di macchine agricole per la lavorazione del terreno, lo sviluppo\ndella scienza agronomica, la comparsa dei concimi chimici di sintesi e dei\nfitofarmaci per combattere le avversit\u00e0 delle piante coltivate.<\/p>\n\n\n\n
Ma come spesso accade, una grande\nluce si porta anche dietro una grande ombra. Infatti, se da una parte\nl\u2019agricoltura ha indubbiamente favorito lo sviluppo tecnologico e sociale,\ndall\u2019altra ha introdotto nel sistema anche problematiche ambientali decisamente\nnon trascurabili. Per esempio, l\u2019impiego sempre pi\u00f9 intensivo dei fertilizzanti chimici di sintesi ha\ncausato l\u2019inquinamento di falde acquifere sotterranee, mari e fiumi, provocando\nseri danni agli ecosistemi. l\u2019ICEI (Istituto di Cooperazione Economica Internazionale)\nha stimato che le sostanze riversate annualmente nei campi di tutto il mondo\nsono circa 138 milioni di tonnellate. Tutti queste enormi quantit\u00e0 sono anche responsabili del 95% delle particelle di\nammoniaca presenti nell\u2019aria. Un\u2019altra problematica non trascurabile \u00e8 lo sfruttamento indiscriminato delle acque di falda\nper l\u2019irrigazione delle colture. Infatti, l\u2019eccessivo utilizzo delle acque\ndolci sotterranee provoca un graduale esaurimento delle stesse, costringendo\ngli agricoltori ad attingere a fonti idriche non convenzionali, come acque\nsaline e\/o salmastre, spesso dannose per le coltivazioni e per il terreno. C\u2019\u00e8 poi l\u2019eccessivo utilizzo degli antiparassitari per\ncombattere le avversit\u00e0 delle piante coltivate. \u00c8 risaputo, infatti, che l\u2019uso indiscriminato degli insetticidi,\nse da una parte elimina gli insetti dannosi alle colture, dall\u2019altra danneggia\naltri insetti dal ruolo biologico importante, come gli impollinatori (api e\nfarfalle) e i predatori dei fitofagi (coccinelle). Un rapporto dell\u2019Universit\u00e0 di Sydney, che ha sintetizzato i risultati di 73 studi\nscientifici condotti, ha concluso che quasi la met\u00e0 delle specie di insetti viventi sul pianeta \u00e8 in rapido declino. Un Olocausto del tutto particolare\nche deve essere preso seriamente in considerazione.<\/p>\n\n\n\n
Ma quali strumenti abbiamo a\ndisposizione per evitare che l\u2019agricoltura provochi irreparabili danni\nambientali? La soluzione sta nella tecnologia. Negli anni recenti, sono state\nintrodotte delle pratiche di agricoltura sostenibile che si basano su diversi\nprincipi. Vediamone alcune tra le pi\u00f9 rilevanti:<\/p>\n\n\n\n
Agricoltura di Precisione (o Precision\nFarming<\/em>):<\/strong> Si basa sull\u2019utilizzo di\nstrumentazioni tecnologiche avanzate (immagini satellitari, sensoristica di\ncampo, droni e algoritmi) al fine di eseguire interventi agronomici mirati, che\ntengano conto delle effettive esigenze delle colture, in modo da fornire la\nquantit\u00e0 esatta di fattori\nproduttivi nel momento esatto. Questa pratica \u00e8 molto efficiente ed evita inutili sprechi di\nprodotto, con significativi vantaggi ambientali, oltre che vantaggi economici\nper gli agricoltori. Attualmente in Italia, la superficie coltivata gestita coi\nmetodi di agricoltura di precisione \u00e8 soltanto l\u20191%, la cui\nquasi totalit\u00e0 viene impiegata in alcuni\ncomparti produttivi ad alto reddito, come viticoltura, olivicoltura e\nfrutticoltura. Nonostante ci\u00f2, \u00e8 previsto che il numero di aziende che utilizzeranno\nle tecniche di precision farming<\/em> cresceranno in maniera esponenziale nei\nprossimi anni.<\/p>\n\n\n\n Agricoltura Verticale (o Vertical Farming<\/em>):<\/strong> \u00e8 una tipologia di coltivazione di specie vegetali fuori\nsuolo in ambienti protetti che si sviluppa su diversi piani in altezza, e\ndotata di sistemi automatizzati che forniscono acqua arricchita di elementi\nnutritivi a ciclo chiuso. Questo sistema ha il grosso vantaggio di risparmiare\nmolta acqua e di produrre molte piante su superfici limitate. Secondo la\nricerca \u201cFuture Farming\u201d, condotta da Porsche Consulting, l\u2019impiego delle\nmetodologie di Vertical Farming<\/em> saranno in grado di aumentare la produzione\ndel 75% rispetto all\u2019agricoltura tradizionale e di ridurre l\u2019utilizzo di acqua\ndel 95%. Inoltre, per via della loro natura, i sistemi di agricoltura verticale\npotranno essere impiegati in zone urbane, rendendo possibile la produzione di\ncibo a km 0.<\/strong><\/p>\n\n\n\n Acquaponica:<\/strong> si basa sull\u2019utilizzo\ncombinato di acquacoltura e coltivazione idroponica, al fine di ottenere un\nsistema produttivo a ciclo chiuso, dove i prodotti di scarto dei pesci\ndiventano nutrimento per le piante. Le colture acquaponiche sfruttano il ciclo\nnaturale dell\u2019azoto. Infatti, l\u2019azoto in\nforma di ammoniaca, proveniente dalle deiezioni dei pesci, viene trasformato nella\nforma nitrica grazie all\u2019azione di specifici batteri, detti \u201cnitrificatori\u201d, per\npoi essere assimilato dalle piante. In questo modo si evita l\u2019uso dei concimi\nchimici di sintesi, massicciamente utilizzati in agricoltura tradizionale.\nInoltre, nei sistemi acquaponici l\u2019acqua non viene sprecata, ma circola in\ncontinuazione e viene purificata tramite filtri, rendendola riutilizzabile.<\/em><\/p>\n\n\n\n Come vedete, la tecnologia rende disponibili diverse opzioni di agricoltura sostenibile. Sta solo a noi decidere cosa farne.<\/p>\n\n\n\n Simone Rossi – Agronomo, PhD<\/em> L\u2019agricoltura \u00e8 l\u2019attivit\u00e0 economica che consiste nella produzione di cibo da destinare all\u2019alimentazione umana tramite la coltivazione di specie vegetali erbacee ed arboree. La scoperta dell\u2019agricoltura (risalente approssimativamente al 10.000 a.C.) \u00e8 stata una vera e propria rivoluzione, in quanto ha permesso agli esseri umani di passare da societ\u00e0 nomadi di cacciatori-raccoglitori a societ\u00e0 stanziali. […]<\/p>\n","protected":false},"author":6,"featured_media":624,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_mi_skip_tracking":false},"categories":[83,8,68],"tags":[84,85,86],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.semidiscienza.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/623"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.semidiscienza.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.semidiscienza.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.semidiscienza.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/6"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.semidiscienza.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=623"}],"version-history":[{"count":1,"href":"https:\/\/www.semidiscienza.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/623\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":625,"href":"https:\/\/www.semidiscienza.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/623\/revisions\/625"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.semidiscienza.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/624"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.semidiscienza.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=623"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.semidiscienza.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=623"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.semidiscienza.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=623"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}
<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"