{"id":785,"date":"2019-12-16T16:25:35","date_gmt":"2019-12-16T16:25:35","guid":{"rendered":"http:\/\/www.semidiscienza.it\/?p=785"},"modified":"2019-12-16T16:25:35","modified_gmt":"2019-12-16T16:25:35","slug":"instabilita-di-luce-perche-sono-importanti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.semidiscienza.it\/2019\/12\/16\/instabilita-di-luce-perche-sono-importanti\/","title":{"rendered":"Instabilit\u00e0 di luce: perch\u00e9 sono importanti"},"content":{"rendered":"\n
Siamo sovente abituati a considerare l\u2019instabilit\u00e0 come un fatto negativo: instabilit\u00e0 economica, instabilit\u00e0 mentale, instabilit\u00e0 geopolitica non ci fanno certo pensare ad una situazione desiderabile. Ancor meno l\u2019instabilit\u00e0 di opere d\u2019ingegneria, come per esempio una casa, un palazzo od un ponte, del programma di un computer o che dire di quella dell\u2019ala di un aereo? Consideriamo tali oggetti in grado di assolvere alla funzione per cui sono stati costruiti proprio in virt\u00f9 della loro robustezza e della loro stabilit\u00e0 rispetto ad influssi indesiderati e che si possono manifestare senza il nostro controllo. Speriamo ardentemente che perturbazioni esterne agenti sull\u2019oggetto vengano smorzate ed in qualche modo neutralizzate evitando che le sue funzionalit\u00e0 vengano pregiudicate o ancor peggio che il nostro ponte, la nostra casa o quant\u2019altro vadano in frantumi. Lo stesso si potrebbe pensare di una sorgente luminosa progettata per un utilizzo ben preciso, vorremmo in genere che l\u2019intensit\u00e0 della luce non fluttui significativamente nel tempo o non cambi drasticamente al minimo variare della temperatura, della tensione della corrente elettrica o di vibrazioni sonore dovute alle voci di persone o a rumori presenti nella stanza. Ci sembrerebbe quindi che in generale l\u2019instabilit\u00e0 di sistemi meccanici o anche di strutture sociali (ammesso che esse funzionino bene ed in maniera efficiente) possa essere una condizione non desiderabile. Le instabilit\u00e0 sono state, da ormai pi\u00f9 di un secolo, l\u2019oggetto dell\u2019interesse degli scienziati che le hanno studiate in molteplici situazioni: nei fluidi, nei plasmi, in sistemi meccanici di vario tipo, in sistemi biologici, chimici e ottici. Praticamente, ogni sistema esistente in natura \u00e8 soggetto a perturbazioni di vario genere causate dall\u2019ambiente circostante, e tali perturbazioni se si amplificano possono portare all\u2019instabilit\u00e0 dello stato originario del sistema in questione, causandone drammatici cambiamenti qualitativi. Lo studio delle instabilit\u00e0 \u00e8 di grande interesse e le instabilit\u00e0 sono ritenute essere la base di innumerevoli fenomeni importanti, come per esempio la formazione di onde anomale negli oceani giusto per citarne uno.<\/p>\n\n\n\n
Vorrei ora descriver brevemente alcune situazioni peculiari in cui il contesto laddove l\u2019instabilit\u00e0 si manifesta non \u00e8 da evitarsi, bens\u00ec da ricercarsi: situazioni in cui la stabilit\u00e0 \u00e8 sorprendentemente un impedimento allo sviluppo di funzionalit\u00e0 tecnologicamente utili. Lo far\u00f2 illustrando un paio di semplici esempi tratti dalla fisica dell\u2019ottica non lineare. Prima di iniziare \u00e8 bene fare una precisazione: mentre \u00e8 palese che l\u2019ottica sia la scienza che studia i fenomeni luminosi, il significato di \u201cnon lineare\u201d potrebbe essere ben pi\u00f9 oscuro ad un pubblico di non addetti ai lavori. L\u2019elucidazione di cosa significhi \u201cnon lineare\u201d in questo contesto richiederebbe sicuramente un approfondimento dedicato. Basti per ora dire che un mezzo materiale non lineare ha una risposta alla luce che vi propaga attraverso che \u00e8 proporzionale al quadrato, al cubo (o ad altre potenze superiori) dell\u2019ampiezza dell\u2019onda luminosa stessa.\u00a0 Un mezzo che si comporta in modo lineare ha invece una risposta semplicemente proporzionale all\u2019ampiezza stessa dell\u2019onda. La non linearit\u00e0 \u00e8 alla base dei processi di generazione di nuove frequenze luminose, del funzionamento dei laser e di altri affascinanti fenomeni. In genere tali effetti non lineari sono deboli e richiedono grande intensit\u00e0 della luce per manifestarsi, ma quando si manifestano aprono le porte a dinamiche nuove ed inaspettate.<\/p>\n\n\n\n
Ma, torniamo a noi. Il primo esempio \u00e8 il seguente: consideriamo un\u2019onda luminosa che si propaga lungo una fibra ottica. Una fibra ottica \u00e8 un tubicino fatto di un particolare vetro dal diametro inferiore al millimetro che guida la luce e la mantiene confinata, grazie al fenomeno della riflessione totale interna, per distanze di propagazione che possono andare da parecchie decine a parecchie centinaia di kilometri. Di fatto, una fitta rete di fibre ottiche interconnesse sulla terra e sotto gli oceani, costituisce lo scheletro dell\u2019intera infrastruttura di internet. Consideriamo per il momento, invece delle fibre lunghe molte decine di kilometri usate per le telecomunicazioni, una fibra lunga qualche decina di metri, e ad un capo della fibra iniettiamo un\u2019onda di luce di una singola frequenza, un singolo colore se vogliamo (anche se in genere la radiazione elettromagnetica usata \u00e8 nella parte del vicino infrarosso dello spettro). Se la fibra ha certe particolari propriet\u00e0 (in gergo tecnico si dice che la dispersione cromatica \u00e8 anomala, il che corrisponde a dire che onde di luce a frequenza pi\u00f9 alta viaggiano a velocit\u00e0 maggiore di quelle a frequenza pi\u00f9 bassa) e se la potenza dell\u2019onda iniettata \u00e8 sufficientemente elevata allora l\u2019onda luminosa che osserviamo all\u2019altro capo della fibra esibir\u00e0, a causa della non linearit\u00e0, propriet\u00e0 qualitativamente nuove e diverse da quelle che aveva all\u2019ingresso. L\u2019ampiezza dell\u2019onda all\u2019uscita dalla fibra non \u00e8 pi\u00f9 costante ma al contrario presenta delle notevoli variazioni che possono essere periodiche e regolari o anche alquanto irregolari ed erratiche a seconda delle condizioni in cui si svolge il processo. L\u2019onda originaria \u00e8 instabile, piccole perturbazioni, ondine che al capo iniziale della fibra avevano ampiezza irrilevante, sono cresciute notevolmente sottraendo energia dall\u2019onda principale fino a modificarne qualitativamente la forma. <\/p>\n\n\n\n